Italia spaccata in due: non è una novità e non lo sarà mai. Avendo un territorio disteso lungo i meridiani è più che normale osservare – sovente – condizioni meteo climatiche diametralmente opposte. Al momento osserviamo un persistente Vortice Freddo a ridosso delle Alpi, la cui influenza si estende al Centro Nord, mentre al Sud e nelle due Isole Maggiori permane un flebile promontorio anticiclonico nord africano. Quanto basta a far si che le temperature si siano orientate ben oltre le medie stagionali.
Nuova criticità meteo in vista: purtroppo si stanno creando le condizioni ideali per la nascita di grosse celle temporalesche. L’aria estremamente mite che sta affluendo a sud verrà scalzata dall’aria fredda proveniente da nord. La miccia si accenderà domani, martedì 20 ottobre, e s’inizierà dai mari prospicienti le due Isole Maggiori. Dopodiché, non appena interverrà il Vortice Freddo, la situazione registrerà un rapido decadimento: al Sud avremo una recrudescenza del maltempo che rischia di sfociare in pericolosissimi nubifragi.
Le due facce della stessa medaglia: mentre il Sud fronteggerà l’ondata di maltempo, il Nord potrà godere di tempo soleggiato e persino mite. Questo perché i vento settentrionali discenderanno dalle Alpi come correnti favoniche. Coinvolte, ovviamente, le vallate alpine e gran parte della Val Padana.
Estremi termici persistenti: passato il maltempo, dovrebbe intervenire un cospicuo miglioramento per mano – indovinate un po’ – dell’Anticiclone Africano. Sapete che significa? Che le temperature saliranno rapidamente e vivacemente: si prospettano giornate molto miti, di certo non appropriate all’ultima decade d’ottobre. Il tutto potrebbe non durare: la mappa allegata ci dà modo di apprezzare un nuovo cambio circolatorio che potrebbe portare altra aria fredda orientale in direzione dell’Italia. Per ora è soltanto un’ipotesi, ma vista l’estrema dinamicità di quest anno dobbiamo tenerla in seria considerazione.