POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 14 OTTOBRE
L’analisi odierna ci proietta idealmente a metà ottobre, ovvero in un periodo che dal punto di vista meteo climatico dovrebbe consegnarci nelle mani del vero autunno.
In effetti nei modelli matematici di previsione è possibile individuare importanti manovre in tal senso, ma l’esito di determinati movimenti barici non è per niente scontato. L’Atlantico si è svegliato e promette battaglia, di contro avremo un’Alta Pressione che proverà in tutti i modi a rimanere aggrappata al Mediterraneo.
La variabilità potrebbe rappresentare l’effetto dello scontro tra strutture così possenti e diverse tra loro, quella variabilità che è facile riscontrare nelle prime fasi della stagione autunnale. Ci sono buone probabilità di assistere a ulteriori peggioramenti, già a stretto giro, alcuni dei quali potrebbero rivelarsi particolarmente violenti.
IL METEO A BREVE TERMINE
In questo momento stiamo affrontando il clou dell’irruzione fredda scandinava. Freddo che si sta gettando nel Mediterraneo esaltando i contrasti termici col mare ancora caldo.
Nelle ultime ore abbiamo avuto parecchi temporali e come previsto alcuni sono stati accompagnati da grandinate e raffiche di vento. Localmente, ad esempio nel Lazio, sono caduti chicchi di grandine particolarmente grossi che hanno provocato dei danni.
Nei prossimi giorni sarà bene non aspettarsi cambiamenti sostanziali, difatti a partire da domenica – dopo un temporaneo miglioramento – avremo a che fare con un’altra irruzione fredda e stavolta dovrebbe isolarsi un’area ciclonica secondaria nei mari del Sud.
PODEROSO CICLONE ATLANTICO
Vogliamo definirlo Ciclone d’Islanda o come si faceva un tempo Depressione d’Islanda? Diciamo che i più autorevoli modelli matematici di previsione ci mostrano, tra il 10 e il 15 ottobre, una possente struttura ciclonica ubicata tra Islanda e Isole Britanniche.
Questa struttura dovrebbe inviarci correnti umide atlantiche, in un contesto di variabilità che potrebbe sfociare in precipitazioni sparse soprattutto nelle regioni settentrionali.
Attenzione però, perché in seguito potremmo assistere allo spostamento dell’attività ciclonica in direzione della Scandinavia, contestualmente l’Alta delle Azzorre potrebbe spingersi verso la Groenlandia. Con quali effetti? Scopriamolo.
IPOTESI IN CAMPO
Diciamo che una spinta anticiclonica verso la Groenlandia depone a favore di un’irruzione fredda in direzione dell’Europa meridionale.
La domanda è: colpirà l’Italia? Oppure punterà più a ovest, o magari più a est. In questo momento e difficile darvi una risposta, a nostro avviso ci sono tutti i presupposti affinché il Mediterraneo centrale continui ad essere preda di peggioramenti di una certa consistenza.
Qualora dovesse arrivare aria fredda è chiaro che gli effetti non sarebbero per nulla trascurabili, difatti il Mediterraneo si mantiene particolarmente caldo e i contrasti termici potrebbero generare vortici ciclonici secondari capaci di produrre fenomeni di un certo tipo. Ricordiamoci che da questo punto di vista stiamo andando incontro al peggior periodo dell’anno.
IN CONCLUSIONE
Come avrete capito potrebbe esserci davvero poco spazio per l’Alta Pressione. Magari tornerà a trovarci, ma potrebbe trattarsi di brevi intermezzi tra una perturbazione e l’altra.
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