Le due piccole depressioni bariche a 1009 e 1010 hPa, all’interno dell’isobara a 1012 hPa che racchiude interamente il nostro Stivale, mettono in evidenza l’influenza delle correnti umide oceaniche. La circolazione d’aria è maggiore soprattutto sulle Regioni centrali a differenza di quelle meridionali che soccombono nell’altoforno africano.
In Atlantico è molto attiva la depressione a 993 hPa dalla quale vengono protratti fronti occlusivi imponenti incapaci però di giungere sulle terre ferme continentali.
A recitare il ruolo principale è l’unione tra le gemelle depressionarie a 998 hPa sopra i cieli del Mare del Nord. E’ sempre da loro che vengono alimentati il fronte freddo che incombe sulle Alpi e le forme occlusive che invadono il confine franco-tedesco.
Il Meteosat evidenzia un’Europa divisa in due. Al centro-nord il dominio è ciclonico. Il vortice depressionario posto al centro del Mare del Nord è facilmente visibile. Le nubi basse sul Benelux determinano piogge continue. Ancora picchi temporaleschi sulle Alpi centro-orientali, d’altronde lo scontro termico con il cuneo altopressionaria mediterraneo è notevole.
A sud il regno anticiclonico nordafricano non incontra ostacoli alla sua dittatura.
I roventi geopotenziali nordafricani si protraggono sino alla Sicilia in cui viene evidenziata a 500 hPa la nuova risalita sahariana con valori di 10°C si riscontrano a quasi 6000 m di altitudine e a 5800 m sulle Regioni centrali.
L’avvento ciclonico nord-atlantico distribuisce ormai da giorni valori di geopotenziali nettamente più bassi rispetto ai bollenti sopraccitati, ma come si può constatare dalla carta, riescono ad intaccare solamente il lembo settentrionale anticiclonico, ovvero il Triveneto, dove si hanno valori di -15°C a 5700 m di altitudine. Troppo poco, però,per sperare in una diffusione allargata di freschezza.
A 850 hPa vengono sottolineate le bollenti temperature mediterranee.
Anche la Grecia accompagna la Sicilia in una sauna comune.
Il notevole contrasto termico si nota sulle Regioni settentrionali italiane dove l’influenza ciclonica mitteleuropea ha sortito i suoi effetti.
Permangono i bassi valori sul resto del Continente e, in piena linea con la stagione estiva, dell’isoterma a 0°C si stanno perdendo le tracce.