L’elemento saliente a breve termine.
La nuova settimana sarà segnata da condizioni di tempo stabile per presenza anticiclonica estesa dall’Atlantico verso la Russia Europa. Andrà pertanto colmandosi la circolazione ciclonica in quota responsabile del maltempo sulle regioni dell’estremo Sud Peninsulare.
L’elemento saliente a medio termine.
A seguire osserveremo l’elevazione dell’alta pressione delle Azzorre in direzione Britannica ed Islandese, con nucleo freddo Artico-Marittimo che s’allungherà verso Sud. Resta da valutare l’esatta traiettoria d’ingresso dell’aria fredda, probabile la Valle del Rodano, dalla quale dipenderanno inevitabilmente temperature e quota neve. Pare comunque certa una fase di maltempo dai chiari connotati tardo-invernali.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’extreme long-forecast indica il ricompattamento depressionario in sede Canadese, con anticiclone oceanico che potrebbe adagiarsi lungo i paralleli spingendo l’intera struttura depressionaria ad Est dello stivale.
Il trend a lungo termine:
Schema barico soventemente realizzabile in occasione di ciclogenesi fredde in sede Mediterranea. Dopo la fase di maltempo lecito attendersi un progressivo miglioramento per ingerenza anticiclonica oceanica.
Elementi di incertezza: Interessante notare come alcune proiezioni mostrino il possibile isolamento dell’intera struttura depressionaria in quota sul Mediterraneo, per ponte anticiclonico sul Centro Europa.
Non è da escludere, ma attualmente è soltanto una delle tante ipotesi, la formazione di un nucleo alto pressorio tra Centro e Nord Europa, con mantenimento di condizioni moderatamente cicloniche sul bacino del Mediterraneo.
Fattori di normalità climatica:
Le cronache meteorologiche dell’ultimo periodo sottolineano la costante anomalia termica positiva. Anche l’inizio di marzo ha confermato tale trend al rialzo.
Tuttavia, lo confermiamo, l’ultima decade potrebbe proporre un deciso rientro nella normalità stagionale. Presto comunque per valutare se tutto ciò sarà in grado di equilibrare il clima mite del primo scorcio marzolino.
Focus: evoluzione sino al 25 marzo 2007
Come detto in sede evolutiva, la settimana proporrà condizioni di tempo stabile su tutte le nostre regioni, con deciso miglioramento anche all’estremo Sud. Complice un campo di alta pressione piuttosto robusto, avremo il ritorno delle nebbie e delle foschie in pianure e valli, specie al Centro Sud. I primi segnali di cambiamenti giungerebbero domenica, allorquando l’instabilità pomeridiana potrebbe portare precipitazioni diffuse un pò su tutte le regioni.
Sarebbe il preludio di un intenso peggioramento a cavallo tra il 20 c.m e la conclusione dello step previsionale. Aria fredda Artico-Marittima fluirà verso il Mediterraneo causando la formazione di una vasta ciclogenesi a tutte le quote responsabile di maltempo su tutto lo stivale. Attese correnti Settentrionali che porteranno un calo termico sensibile, con la neve che potrebbe cadere a quote medio basse sulle Alpi, medie in Appennino.
Evoluzione sino al 30 marzo 2007
Il prosieguo verso la fine del mese indica un progressivo miglioramento per estensione anticiclonica oceanica sulla nostra Penisola. Il ricompattamento depressionario canadese dovrebbe favorire tal tipo d’evoluzione.
In conclusione.
Quanto finora descritto rappresenta il normale decorso stagionale in attesa della vera primavera. Rammentiamoci che marzo, persino aprile, sono spesso in grado di arrecare fasi di tempo prettamente invernale, figli di scambi di calore in senso meridiano tipici delle stagioni di transizione.