Come era nelle attese previsionali, l’aria fredda polare ha ormai invaso l’intera nostra Penisola, con un calo generalizzato delle temperature. La forza di tale ondata di freddo è notevole, con tutto lo Stivale precipitato verso condizioni spiccatamente invernali.
La Natura continua a sorprendere e mostrare lati estremi: appena alcuni giorni fa le condizioni climatiche erano pressoché estive, mentre ora con il drastico passaggio a condizioni di pieno inverno, viene ancor più avvertita questa violenta avvezione fredda, che in ogni caso non ha deluso le aspettative riposte dalle carte previsionali.
Gran parte dell’Europa centro-orientale è coinvolta da questo flusso d’aria polare passante per la Scandinavia: gran parte delle principali località Europee sono precipitate la scorsa notte su valori al di sotto degli zero gradi, comprese Londra e Parigi, nonostante queste siano state solo marginalmente interessate dal flusso freddo.
Solamente sulla Penisola Iberica le temperature restano al di sopra della media, in quanto tale area è coinvolta da una circolazione diversa assai più mite, con richiamo di correnti umide incentivato da un cut-off presente al largo del Portogallo.
La linea di confluenza fra masse d’aria così radicalmente diverse giunge fin sul basso Mediterraneo centro-occidentale, ed è ben visibile dall’immagine Meteosat. Tale nuvolosità s’avvicinerà gradualmente, solo con l’allontamento verso est del ramo freddo polare.
Anche l’Italia è stata pienamente coinvolta subito dal flusso freddo, con vertiginoso calo termico già dalla scorsa notte, che ha portato valori di stampo invernale eccetto che sulle estreme zone meridionali e sulle isole maggiori, ove il flusso freddo era appena alla fase iniziale.
In giornata, le massime si sono attestate dovunque su valori al di sotto della media, ancora più calde le isole ove comunque non si sono superati i 18-19 gradi. Su tutti i rilievi Alpini e Appenninici al di sopra dei 2000 metri giornata di ghiaccio, e fanno sensazione i valori sulla Sila in Calabria (a poco più di 1700 metri d’altezza), nemmeno in giornata al di sopra dei -4°C.
E non è finita qui, come già anticipato da ieri il culmine dell’ondata fredda si dovrà ancora manifestare nelle prossime ore. Un nuovo nucleo gelido si sta infatti portando rapidamente verso i Balcani, dopo aver interessato oggi varie nazioni dell’est Europeo.
Le caratteristiche di tale nuova fiondata gelida nel cuore dell’est Europeo sono di notevole imponenza: alla quota topografica di 500 hPa, in seno alla discesa del vortice in direzione del Mar Nero, si registrano isoterme persino inferiori ai -40°C fra Polonia, Slovacchia, Romania e Ucraina, e nella giornata di domani tali isoterme da record per il periodo si posizioneranno fra Romania, Bulgaria e parte ovest del mar Nero.
I riflessi di tale imponente discesa del nucleo gelido verso l’Europa Balcanica s’avvertiranno anche sull’Italia, ove sta approcciando un impulso d’instabile sulle coste del medio Adriatico, e che sarà in azione, specie fra la serata e la nottata, dalle Marche alla Puglia comprese le zone interne Appenniniche esposte.
Nel contempo assisteremo ad una parziale temporanea azione retrograda dell’aria gelida dai Balcani, con isoterme a 850 hPa, che fra la notte e primo mattino di domani, potranno raggiungere valori di -6/-7 fra Molise, Basilicata e Puglia. Alle quote superiori (500 hPa) le isoterme più basse, intorno ai -30°C, le ritroveremo sulla Puglia.
Tale situazione sarà dunque favorevole a nevicate a quote più basse di quanto visto finora, e nella prossima notte davvero la neve potrebbe imbiancare in maniera inusuale paesi di media o persino bassa collina. Qualche episodio nevoso misto potrebbe anche spingersi fino a quote quasi pianeggianti, nelle fasi più intense dei rovesci, specie sulla Puglia.
Nel corso della giornata di domani, la situazione andrà rapidamente migliorando, in quanto l’Anticiclone spingerà con forza, allontanando gradualmente la colata fredda verso est. Nuvolosità, collegata ad infiltrazioni d’aria più mite, tenderanno ad affacciarsi sul Tirreno.
Solo nel corso della prossima settimana l’Anticiclone tenderà a consolidarsi in maniera molto più incisiva, dando luogo a stabilità, con temperature in generalizzato rialzo, specie sui rilievi, mentre nelle pianure e nelle vallate sono attese moderate inversioni termiche, con graduale intensificazione del rischio di condizioni nebbiose.