ANTICIPO D’ESTATE – Quella in atto è la seconda fiammata di caldo stagionale, decisamente molto in anticipo rispetto agli standard del periodo. Il caldo africano aveva investito pesantemente l’Italia nella scorsa settimana, mentre stavolta è la Penisola Iberica ad essere investita dalla bolla sahariana più rovente con temperature massime diurne, che in alcune località interne dell’Andalusia, si sono spinte fino a valori prossimi ai 40 gradi. L’immagine satellitare mostra l’enorme ampiezza del promontorio anticiclonico, i cui massimi si trovano posizionati proprio tra Marocco, Spagna e bacino occidentale del Mediterraneo. Le perturbazioni sono così costrette a percorrere rotte molto settentrionali, a causa del muro anticiclonico. La coda di un fronte tende però a lambire il Centro Europa, segnale di un cedimento anticiclonico che riguarderà anche le Alpi.
REGNA IL BEL TEMPO SULL’ITALIA – L’ulteriore rinforzo dell’anticiclone ha accentuato le condizioni di assoluta stabilità atmosferica. I cieli si sono quindi mostrati quindi generalmente sereni dalle Alpi alla Sicilia, salvo sparuti annuvolamenti di poco conto ed innocue velature in transito sulle regioni centro-settentrionali. Le temperature hanno subito ulteriori aumenti nei valori massimi, non solo per il forte soleggiamento, ma anche per il crescente apporto di masse d’aria calda in quota d’estrazione sub-tropicale: i valori più elevati si sono misurati in Sardegna, con picchi anche fino a 33 gradi sull’interno del Campidano. L’Isola è la regione che più di tutte risente pur parzialmente della bolla calda centrata sulla Penisola Iberica. Valori prossimi ai 30 gradi si sono misurati anche sulle pianure del Nord, ma anche lungo e valli e zone interne del Centro Italia.
CALDO PER ALTRE 48 ORE – Estate in ulteriore consolidamento ancora mercoledì e giovedì, ma con primi disturbi sulle Alpi che preannunceranno un corposo peggioramento. La bella stagione subirà una brusca frenata proprio nella giornata di venerdì, quando irromperà aria molto più fredda da nord.