Abbiamo discusso più volte che il meteo da ondata di calore è ancora più difficile da sopportare se si è in un grande centro urbano, soprattutto in Pianura Padana, una zona scarsamente ventilata e non raggiunta da brezze di mare o di montagna.
Tal fenomeno meteo può portare a delle divergenze di temperatura veramente impressionanti tra centro e campagne circostanti, talvolta anche di 5 o 7 gradi: in altre parole, nel cuore della città (soprattutto se si è avvolti dai grattacieli) le temperature minime notturne possono essere fino a 7 gradi superiori rispetto alle campagne lontane dalle città.
Va da sé che se queste ultime hanno già a 22 o 23 gradi di minima, non è difficile aggiungere 30 gradi di minima (!!) nei grossi centri urbani, quando le ondate di calore diventano estreme come quella di fine giugno o fine luglio.
Adesso, per fortuna, l’influenza dell’isola di calore diminuisce ed è minima per tutta la stagione autunnale (che ricordo essere la più coperta da nuvole, quindi quando il cielo è coperto c’è poca divergenza tra palazzi e campagne).
In realtà, c’è una nuova accentuazione dell’isola di calore in inverno, poiché la Pianura Padana è una zona estremamente soggetta a nebbie e il calore rilassato dai muri del tessuto urbano impedisce alla nebbia di informarsi e pertanto ci possono essere delle divergenze notevoli anche in pieno inverno, in casi estremi fino a dieci gradi, stavolta nei valori massimi.