La questione è assai spinosa, attualmente fonte di acceso dibattito. Appurata la discesa fredda dei prossimi giorni, si seguono con apprensione i vari aggiornamenti dei modelli matematici di previsione alla ricerca di quei minimi spostamenti capaci di stravolgere lo scenario desiderato.
Si parla di Ovest-shift e si scongiura un iperbolico Est-shift, che vorrebbe significare via balcanica come tracciato ideale del freddo. Anche perché uno spostamento verso Levante di tutta la struttura depressionaria sarebbe sinonimo di alta pressione delle Azzorre sbilanciata verso le nostre regioni occidentali.
Ma un’analisi che vada oltre le mere fantasie “freddofile”, metterebbe altresì in evidenza un elemento forse più importante: uno sblocco circolatorio sperato quanto salutare. Già, perché quel tipo di clima caratterizzato da elevati tassi di umidità, correnti meridionali e scarse precipitazioni, sembra volerci abbandonare. Non ci è dato sapere se sarà in via definitiva, ma è certo che lo scossone barico sullo scacchiere continentale sarà rilevante.
Ulteriore spunto di riflessione è dato dalle “termiche” che i principali modelli di previsione lasciano intravedere e che se confermate non avrebbe nulla di che invidiare al mese di gennaio. Ed allora, considerando la massa d’aria in arrivo, allorquando dovesse scegliere una strada differente rispetto a quella principale, non scordiamoci che siamo in presenza di un mar Mediterraneo ancora mite, non avvezzo a tale tipo di evoluzioni. Soprattutto nel mese di novembre.
Che vuol dire? Beh, certamente sussisterebbero le condizioni ideali affinché il carburante a disposizione possa dar vita a contrasti termici assai marcati. In aggiunta alla massa d’aria preesistente, certamente più mite dopo alcuni giorni di intenso Scirocco. È tuttavia innegabile che qualora l’aria fredda dovesse prediligere la via orientale, ecco che le quotazioni della depressione in sede ligure perderebbero consistenza.
Un tipo di configurazione che potrebbe avvantaggiare il Centro Sud, specialmente il lato Adriatico, così come i versanti orientali delle nostre due Isole maggiori. Ipotesi suffragata dalla possibile retrogressione del ciclone balcanico verso gli assolati lidi Italiani. Insomma, tirare le somme oggi 14 novembre, sembra quanto meno azione velleitaria. Mai come stavolta potrebbe rivelarsi utile il monitoraggio costante dell’evento in essere. Quello che in meteorologia amiamo chiamare nowcasting.