Quasi a suggello di tutte le previsioni stagionali che abbiamo esaminato con una lunga serie di articoli, anche le note mappe del meteorologo tedesco Roeder, che prevedono le anomalie della pressione atmosferica al livello del mare, su base mensile, annunciano l’arrivo di un notevole rigore invernale, in controtendenza rispetto al mite periodo che stiamo attraversando.
Non c’è da meravigliarsi più di tanto, visto che i vari modelli di previsione stagionale adottano praticamente gli stessi parametri di partenza, ed in particolare il prevedibile sviluppo delle anomalie termiche oceaniche, in quanti gli oceani presentano, al contrario della nostra atmosfera, un andamento lento e costante nel tempo, con cambiamenti che si verificano nell’arco di molti mesi.
Si possono correlare tali cambiamenti oceanici con lo sviluppo di zone di alta o bassa pressione a livello globale, e, da qui, prevedere l’andamento termico e pluviometrico probabile dei vari settori emisferici, nell’arco di uno o più mesi.
Roeder, invece, utilizza un altro metodo, quello statistico, basato sulle anomalie verificatesi nel nostro emisfero nei mesi precedenti.
Ma i risultati spesso sono comparabili con quelli degli altri modelli a lungo termine.
Per quello che riguarda il modello elaborato da Roeder, notiamo come Dicembre e Gennaio, in accordo con le CFS, sembrano essere i mesi più gelidi, caratterizzati dallo sviluppo di un’imponente area di alta pressione centrata tra le Isole Britanniche e la Scandinavia, con conseguenti discese di aria fredda soprattutto sull’Est europeo, ma anche sul nostro versante adriatico e sul Sud Italia.
A Gennaio, tuttavia, alcune perturbazioni potrebbero farsi strada dal Mediterraneo Occidentale, mentre Febbraio sembra essere il mese invernale più mite, con il Mediterraneo sede di basse pressioni permanenti, ma rimarrebbe comunque in atto un blocco anticiclonico tra l’Inghilterra, Islanda e Scandinavia in grado di provocare subitanee ondate di freddo sul nostro Continente.
Per la città di Berlino, in particolare, Dicembre avrebbe un’anomalia termica di -0,3°C, Gennaio sarebbe freddissimo con un’anomalia di -2,9°C, e Febbraio ugualmente freddo con -1,6°C.
La situazione non è molto diversa dalle previsioni Meteoffice, che, mappando una media dei tre mesi invernali, prevedono la presenza di una zona di alta pressione permanente a nord dell’Inghilterra, con zona di bassa pressione sull’Europa centro – meridionale.
In definitiva, tutti i modelli matematici per le previsioni stagionali ci annunciano una stagione rigida, e forse anche molto nevosa nella sua seconda parte.
Vedremo se si tratterà, come già capitato altre volte, solo di un “bluff”, oppure dell’arrivo di una di quelle stagioni in assonanza con il ciclo trecentennale di rigidità invernale.