TEMPORALI BERSAGLIANO CENTRO-EST EUROPA – Il grosso dell’instabilità, dopo aver colpito direttamente l’Italia nei primi giorni della settimana, si è spostato verso est. Il minimo depressionario, legato alla saccatura d’aria fresca in quota, si è andato a posizionare sui Balcani, così da determinare il peggioramento che vediamo pienamente in atto su un’ampia fetta dell’Europa Centro-Orientale, in particolare sul comparto carpatico-danubiano. Si tratta di enormi celle temporalesche che raggiungono la massima fase di sviluppo proprio in queste ore tra pomeriggio e sera. Rimane comunque attiva una relativa lacuna barica ancora su tutto il Mediterraneo Centro-Occidentale: ciò determina la persistenza dell’instabilità tra Algeria e Penisola Iberica per un secondo nucleo d’aria fresca centrato sul nord della Spagna. L’alta pressione delle Azzorre resta per il momento collocata in Aperto Atlantico, parzialmente protesa verso Isole Britanniche e parte sud della Penisola Scandinava.
STRASCICHI INSTABILI SULL’ITALIA – La nostra Penisola, trovandosi sul lato discedente della saccatura slittata sui Balcani, ha goduto invece di un apprezzabile miglioramento, anche per il venir meno dei contrasti fra l’aria fresca in quota al Nord e le interferenze ben più calde di matrice nord-africana che interessavano le regioni meridionali. Tuttavia permangono condizioni di diffusa lieve variabilità, anche perché va evidenziato che si registra solo un lieve aumento della pressione, ma l’anticiclone resta relegato sempre ben ad ovest del nostro Paese. Piogge e temporali si sono manifestati in misura maggiore tra notte e primo mattino specie su alcune aree costiere tirreniche, poi hanno prevalso schiarite. Nel pomeriggio si è però assistito alla cumulogenesi diurna evoluta in locali temporali che, come previsto, hanno interessato le Alpi Centro-Orientali e parte della dorsale appenninica con riferimento alle regioni adriatiche, anche se non è mancato l’ennesimo acquazzone su Roma.