La breve tregua soleggiata su gran parte delle nostre regioni sta per interrompersi a causa dell’avvicinamento di un ammasso nuvoloso, al momento sulla Francia, collegato ad un nucleo d’aria relativamente fredda che, tuffandosi sul Mediterraneo, tenderà a rinvigorirsi con una modesta ciclogenesi al suolo in rapida evoluzione, nella giornata di domani, dalla Corsica alla Sicilia.
Quali sono le novità proposte dalle ultime elaborazioni modellistiche? Il peggioramento appare leggermente smorzato rispetto alle precedenti emissioni e colpirà soprattutto i versanti tirrenici, ma sarà caratterizzato da una rapida evoluzione. Nonostante qualche episodio di forte entità, le piogge non dovrebbero assumere carattere di persistenza nemmeno sui versanti ionici del Meridione.
Il nucleo depressionario sarà subito inglobato nella vasta circolazione fresca ed instabile centrata sui Balcani, che tornerà pertanto a convogliare nuove masse d’aria fredda da nord/est verso il Mediterraneo, che penalizzeranno soprattutto i versanti adriatici. Ma ecco la proiezione delle precipitazioni attese per la giornata di domani.
Nel fine settimana si avrà un relativo miglioramento, ma il consolidamento del lungo corridoio di Alta Pressione, dall’Atlantico fin verso la Pianura Sarmatica, sospingerà correnti relativamente fredde nord/orientali, le quali penalizzeranno soprattutto i versanti adriatici (calo termico) ove potrà aversi una parziale instabilità, in particolare sui versanti appenninici per stau (sbarramento orografico).
Le novità più salienti si propongono per l’inizio della prossima settimana quando, secondo quando prospettato da GFS, l’ulteriore rinvigorimento della fascia anticiclonica sul Nord Europa andrebbe a determinare l’andamento retrogrado della circolazione depressionaria sui Balcani.
Per la giornata di martedì il nocciolo depressionario è previsto posizionarsi sull’Alto Adriatico, riattivando instabilità soprattutto sui mari più meridionali, con rischio d’intenso maltempo. A che cosa sarà dovuto il rischio del maltempo al Sud e sulle Isole? Semplicemente lo scontro fra masse d’aria radicalmente diverse: non va infatti sottovalutato come correnti più temperate d’origine oceanica andranno ad insinuarsi sul Basso Mediterraneo.
L’evoluzione successiva, sul lungo termine (parte finale della prossima settimana), propone una probabile guarigione delle condizioni meteorologiche ed un lento rialzo termico, per la risalita di un cuneo anticiclonico sub-tropicale che tenderebbe ad agganciarsi con la persistente Alta Pressione sul Nord Europa.
Le ECMWF e le GFS sono concordi su quest’evoluzione: a fine mese è probabile un cedimento pressorio per l’arrivo di correnti occidentali alle nostre latitudini. Si tratterebbe di una svolta rispetto alla circolazione dominante per i prossimi giorni, cioè quella orientale. Le uniche occasioni di maltempo deriverebbero dal conflitto fra masse d’aria diverse e non dal regolare flusso atlantico.