L’Europa è sempre sotto la profonda depressione ora posizionata a nordest della penisola scandinava che estende la sua influenza al centro e ad est del continente con estesa nuvolosità e fenomeni. Sui Balcani si sta esaurendo l’azione del vecchio vortice nato dalla discesa fredda del week-end che ancora apporta nuvolosità via via più sfrangiata fin nelle estreme regione meridionali italiane.
L’alta pressione ben strutturata sulla Spagna, dove i cieli sereni fanno da contorno ad uno scampolo estivo caratterizzato anche da miti temperature, tende a distendersi verso nord, cercando di non permettere al fronte ad ovest dell’Irlanda di entrare franco e diretto in continente. Possiamo notare ad ovest dell’Islanda la vasta zona sede dell’espansione anticiclonica con venti calmi e formazioni di nuvolosità bassa e/o nebbie.
L’Italia si trova in una relativa zona anticiclonica, mentre a nord dell’arco alpino una certa nuvolosità condiziona la situazione meteorologica così come sulle zone interne del centro e lungo tutto il versante adriatico, seppur non organizzata, segno della poca forza dell’anticiclone, che comunque ha portato un discreto miglioramento delle condizioni meteo, e una certa risalita delle temperature massime, mentre le minime nelle zone dove la serenità è stata accompagnata da calma di vento hanno subito una certa flessione e sono state accompagnate dal fenomeno delle nebbie, tipiche del clima autunnale.
Come potrete leggere in altri articoli, la stabilità non sarà caratterizzata sempre da cieli sereni nei prossimi giorni e sarà comunque effimera, e a seconda del maggiore sviluppo verso nord dell’anticiclone (vi sono ancora alcune incertezze sia sulla portata che sul posizionamento della cellula in espansione) ci saranno condizioni meteo più o meno avverse sul nostro paese.