Il week-end che ci lasciamo alle spalle è trascorso all’insegna del solleone, con temperature molto elevate ed afa disagevole, che ha invitato all’assalto del mare per cercare un po’ di refrigerio. Qualcosa è cambiato in quest’avvio di settimana, non molto, ed i maggiori mutamenti sono quelli in atto sul cuore centro-occidentale dell’Europa, interessato anch’esso da un’ondata di caldo molto decisa, con temperature fino a 37 gradi in Germania nella giornata di sabato.
L’alta pressione afro-mediterranea ha abbassato un po’ il proprio raggio d’azione, permettendo quindi l’ingresso di refoli d’aria fresca atlantica verso la Francia, la Germania, la Danimarca ed i Paesi Bassi. Queste correnti oceaniche stanno andando ad interagire con un nucleo fresco in quota posto sull’Europa Orientale e l’azione congiunta di queste due circolazioni sta mettendo in leggera crisi l’alta pressione anche per quanto attiene le aree più orientali dell’Italia.
Il cuore centrale dell’Europa è stato raggiunto da questa moderata rinfrescata, con temperature che stentano a raggiungere i 30 gradi, pur presentandosi in diverse aree ancora superiori alla media stagionale. Torna invece ad accentuarsi grande caldo in Spagna, ove si fa sentire con più forza l’anticiclone coadiuvato da una bolla d’aria calda di natura sahariana: in queste ore del primo pomeriggio Siviglia ha già toccato i 38 gradi, ma sono solo valori provvisori e non ancora quelli massimi definitivi della giornata.
Refoli freschi in quota si apprestano così a transitare sull’Italia, ma non ci attende certo una vera crisi di tenuta dell’anticiclone e del tempo estivo. In linea generale, si avrà solo un’attività temporalesca più decisa e diffusa, ma che prenderà di mira soprattutto le aree interne e montuose, come sovente capita nel periodo di solleone estivo non appena sopraggiungono modeste infiltrazioni d’aria fresca in quota. I temporali, localmente intensi, potrebbero manifestarsi anche in alcune zone della Val Padana ed un primo assaggio si è già avuto nelle ultime ore, in particolar modo nella scorsa notte.
Alcuni intensi temporali hanno colpito Friuli Venezia Giulia e Veneto nella tarda serata di domenica: un primo intenso rovescio ha causato alcuni danni a Pordenone, mentre l’altro temporale, piuttosto tempestoso, si è abbattuto in piena serata sul veneziano (soprattutto sulla zona di Mestre) condizionando non poco la serata di manifestazioni concertistiche legate al Jammin’ Festival.
Un violento sistema temporalesco si è abbattuto poi in nottata tra le zone dell’alto bergamasco e del bresciano, con precipitazioni davvero molto considerevoli: sulla base dei dati della Rete di rilevamento del CML (Centrometeolombardo), le maggiori precipitazioni si sono avute a Lovere con ben 94 millimetri d’accumulo, a Peia con 68mm ed a Montecampione con 66mm. L’area interessata da questi nubifragi è stata molto circoscritta, con quasi tutta la fenomenologia caduta nell’arco di circa un paio d’ore (intensità da alluvione lampo). Altri forti temporali potrebbero manifestarsi nelle prossime ore, a causa dell’aspro contrasto fra il serbatoio caldo-umido presente negli strati bassi in prossimità del suolo (energia potenziale per la convezione) e l’aria fresca in transito alle altezze superiori della troposfera.