Una cosa è certa, non si è più toccato il massimo termico eccezionale che venne rilevato nel 1998, complice, probabilmente, un forte evento di “El Nino”.
Nell’anno 1998, infatti, le misure di temperatura satellitare, già “corrette” dagli errori di misura derivati da un non previsto abbassamento delle orbite, hanno visto i valori termici medi terrestri innalzarsi di +0,44°C rispetto alla media 1979-2004.
Negli anni successivi, le medie sono state invece le seguenti:
1999 : -0,06°C
2000: -0,08°C
2001: +0,09°C
2002: +0,22°C
2003: +0,17°C
2004: +0,06°C
In pratica, i due anni 1999 e 2000 sono stati freschi, anche perché caratterizzati, probabilmente, dal fenomeno della Nina, ricordando che i satelliti misurano le temperature anche di quelle vaste porzioni di oceano che possiedono solo rari strumenti di rilevazione terrestri.
Dopo l’impennata dei primi anni 2000, anche gli esperti pensavano ad una definitiva tendenza all’aumento termico inesorabile, invece il 2004 ha invertito la marcia, tornando praticamente nella media.
E questo dopo un inizio d’anno decisamente caldo, con un mese di Marzo che è risultato superiore alla norma di +0,29°C, il mese più caldo sulla Terra, come scarto dalla media, dal Luglio 2002.
Ed invece la seconda parte del 2004 si è presentata decisamente fresca, con il mese di Giugno che è stato il primo mese sotto media dopo tre anni e mezzo (era dal Gennaio 2001 che tutti i mesi presentavano scarti positivi), e con un mese di Luglio particolarmente freddo (-0,17°C).
Dicembre ha presentato uno scarto termico di -0,02°C rispetto alla norma.
In definitiva, la temperatura media terrestre degli ultimi 5 anni è risultata di appena +0,06°C superiore alla norma 1979 – 2004, con un trend venticinquennale di aumento di appena +0,04°C.
Tale trend è forte nelle zone terrestri dell’Emisfero Nord (trend di +0,1°C ogni dieci anni), mentre nell’Emisfero meridionale è addirittura negativo (-0,02°C ogni decennio), a conferma che le emissioni industriali e la concentrazione urbana contribuiscono effettivamente a riscaldare il clima dell’emisfero boreale, mentre nelle zone poco abitate la temperatura dell’aria parrebbe in leggera decrescita.