Le intemperanze cicloniche settentrionali vengono controllate dalla vasta struttura altopressionaria radicata al centro del Continente. Il ciclone scandinavo Isaak si divide in due tronconi a 985 hPa per meglio monitorare l’intera zona finnico-baltica. La sua saccatura si tuffa nel Mar Nero perdendo di intensità.
Il lungo fronte freddo che ieri dominava la scena settentrionale europea allarga la sua corposità verso occidente, ma non riesce ad inferire attivamente sulle aree centrale continentali.
L’enorme espansione anticiclonica mitteleuropea, costretta a respingere gli attacchi depressionari provenienti dal Mare del Nord e dalla Scandinavia, mostra i primi cedimenti sul suo lato occidentale.
Il lungo fronte occluso proveniente dalle aree azzorriane punta la Penisola Iberica, mostrandosi interessato ad una possibile unione con la struttura nordica in espansione.
Leggeri strascichi variabili in allontanamento dall’Italia sui settori istriani. Un promontorio di alta pressione posizionato sulla Tunisia scalpita per risalire il Mediterraneo, ricalcando la scia del tripudio anticiclonico che ha governato la scena meteorologica di maggio.
Ad occidente si intensifica la copertura nuvolosa apportata dall’avvento occlusivo atlantico. Nel corso della giornata mira a risalire le coste lusitane per apportare piogge sparse sul Golfo di Biscaglia.
Piogge diffuse anche sui settori baltici. La presenza imponente del ciclone Isaak infligge anche oggi a quei territori intemperanze meteorologiche con le sue vaste nubi basse.
La nuvolosità alta e stratiforme presente al centro del Continente non comporta alcun evento pluviometrico di rilievo grazie alla supervisione anticiclonica mitteleuropea.