Credevamo che il peggio fosse alle spalle, invece siamo costretti a constatare la perseveranza estenuante dell’Anticiclone Africano. La tregua indotta dai venti settentrionali possiamo considerarla finita, mentre dobbiamo considerare iniziata l’ennesima ondata di caldo.
Ieri, Ferragosto, il termometro ha raggiunto valori superiori ai 35°C su molte città d’Italia: é accaduto in Emilia Romagna, in Toscana, nel Lazio e in Sardegna. L’Isola, che al momento è la regione più vicina al fulcro anticiclonico, ha fatto registrare i valori più alti con 37°C raggiunti nel Cagliaritano.
Probabilmente avremo un ulteriore lieve rialzo termico nelle regioni meridionali e insulari, ma possiamo dirvi fin da ora che il clou dell’ondata africana l’avremo tra il fine settimana e la metà della prossima. Oggi le temperature massime raggiungeranno valori non distanti da quelli che caratterizzarono le precedenti 24 ore, con massime comprese tra i 28 e 37°C.
La presenza dell’Alta Pressione sta ostacolando l’arrivo dei sistemi nuvolosi atlantici, che scorrono appena al di là delle Alpi. Stamane, ad esempio, i confini alpini risultano lambiti da una perturbazione che sta causando delle precipitazioni tra Svizzera e Austria, dove prevediamo un forte peggioramento temporalescho nel corso del pomeriggio-sera.
Parte dell’instabilità andrà ad interessare i rilievi del nordest, senza escludere sconfinamenti in direzione della fascia pedemontana pianeggiante del Veneto e del Friuli. I fenomeni saranno ben più sporadici ad ovest, dove ci attendiamo lo sviluppo di celle temporalesche a carattere locale con parziale coinvolgimento dell’entroterra ligure.
Nelle altre regioni c’è il sole, salvo un po’ di nubi marittime lungo le coste del versante tirrenico. Nel corso delle ore più calde potrebbero svilupparsi delle nubi torreggianti nelle zone interne abruzzesi, molisane e laziali, ma la probabilità di precipitazioni è nulla o comunque scarsa.