Una lieve flessione della prima vampata africana sta permettendo lievi infiltrazioni instabili su parte dell’Europa Centro-Occidentale, alla base della genesi di maestosi nuclei temporaleschi che vengono direttamente alimentati dal surplus di calore e umidità che si è accumulato nei bassi strati. Questo calo di concentrazione dell’alta pressione si riflette anche sull’Italia principalmente in una presenza di parziale instabilità atmosferica (maggiore sulle regioni del Nord-Ovest), ma i livelli di temperatura e d’afa non subiranno sostanziali variazioni.
Questa parentesi di leggera instabilità è destinata presto a smorzarsi, poiché giungerà una nuova e più intensa vampata di calore, in seno ad un anticiclone africano che tenderà ad irrobustirsi dal Mediterraneo fino al cuore dell’Europa. Le dinamiche della nuova onda di calore appaiono di matrice più direttamente africana, pertanto il grande caldo sembra stavolta destinato ad arroventare con forza anche le regioni meridionali e la Sicilia. Nel contempo, come detto, l’instabilità scomparirà, perché gli elevatissimi geopotenziali, sommati ad aria calda e secca alle medie-alte quote della troposfera, non darà modo ai moti ascensionali di creare quei presupposti per la genesi dei tipici temporali pomeridiani.
Su cosa si basa questo tenace e rovente anticiclone dalle caratteristiche prettamente africane? La presenza di una depressione sulle Isole Britanniche consente la costante alimentazione calda che mantiene in vita così ad insolite latitudini il mostro anticiclonico. La Natura sembra aver trovato un solido equilibrio difficile da rompere e la strada privilegiata, in questi casi, non è quasi mai quella della compensazione, ma piuttosto quella della persistenza di un determinato scenario barico.
I giorni di massima calura dovrebbero essere quelli della fase conclusiva della settimana, quando ci attendiamo picchi di temperatura anche di 38-39 gradi. Insomma, si tratterà dei valori più alti stagionali, anche perché stiamo parlando delle temperature reali stimate e non di quelle percepite, dato che queste ultime, laddove l’umidità sarà elevata, potranno anche abbondantemente superare la quota dei 40 gradi.