POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 28 FEBBRAIO
La scorsa settimana si era parlato di dinamicità atmosferica e di un possibile cambiamento sul finire del mese. Le uscite modellistiche del weekend hanno ridimensionato tale ipotesi, proponendoci condizioni meteo climatiche non dissimili dalle attuali.
Che significa? Che l’Alta Pressione, che manterrà solide fondamenta a ridosso della Penisola Iberica, continuerà ad approcciare le nostre regioni mentre le perturbazioni proseguiranno la loro battaglia a nord dell’arco alpino. Nel fine settimana, ad esempio, viene riproposta una pesante rimonta anticiclonica e per pesante intendiamo dire che verrà accompagnata da aria molto mite che potrebbe riproporci temperature abbondantemente al di sopra delle medie climatiche di riferimento.
Nel frattempo l’aria fredda proverà a invadere l’Europa centrale e da lì potrebbe scivolare verso i settori orientali del vecchio continente. Si tratterà di capire se il posizionamento dell’Alta Pressione faciliterà lo scorrimento sul nostro Paese o se al contrario dirotterà quel che resta dell’Inverno verso levante.
IL METEO A BREVE TERMINE
Stiamo vivendo, lo sapevamo, giornate nettamente primaverili. E’ stato un weekend segnato, pesantemente, dal consolidamento di una forte struttura anticiclonica continente al suo interno aria molto mite subtropicale. Come previsto le temperature hanno continuato a salire, attestandosi su valori prettamente primaverili.
Oggi e domani cambierà poco o nulla, per un lieve cambiamento dovremo attendere le 2 giornate successive allorquando aria fredda lambirà le nostre regioni facendo abbassare i termometri. Purtroppo sarà un’influenza limitata, avremo sì un po’ di variabilità ma a quanto pare la probabilità di precipitazioni sarà decisamente bassa.
Le temperature potrebbero calare di più lungo l’Adriatico, che ancora una volta sarà l’area italiana a risentire maggiormente dell’azione invernale. Ciò perché, com’è facilmente intuibile, il freddo scivolerà verso i Balcani e più in generale verso l’Europa sudorientale.
POSSIAMO DIRLO, INVERNO INESISTENTE
Viste le proiezioni meteo climatiche verso fine mese, non possiamo far altro che affermare quanto già sapevamo: l’Inverno non è mai esistito. Il bilancio termico verrà stilato più avanti, ma possiamo dirvi che molto probabilmente passerà alla storia come l’inverno più caldo di sempre. Sia in Italia che in Europa.
La speranza è che qualcosa possa cambiare rapidamente, ma il Vortice Polare non sembra avere la minima intenzione di mollare la presa tanto facilmente. E’ vero, andrà incontro a progressivo indebolimento ma per poter osservare qualche effetto degno di nota con ogni probabilità occorrerà attendere il mese di marzo.
ATTENZIONE A MARZO
Ed è proprio il mese di marzo quello su cui stiamo concentrando l’attenzione, perché considerando l’energia in gioco potrebbero verificarsi condizioni meteo estreme.
Potrebbero arrivare ondate di freddo tardive, ma a prescindere dall’aspetto termico a questo punto diventa fondamentale il ritorno delle precipitazioni. Ritorno che dovrebbe esserci, anche se come abbiamo ricordato sabato scorso le proiezioni stagionali lasciano intendere tutt’altro.
Purtroppo stiamo vivendo in un’epoca di estremi meteo climatici, c’è poco da fare, un’epoca in cui si assiste a lunghi periodi di siccità intervallati da brevi periodi di precipitazioni abbondanti. Brevi sì, ma capaci di ristabilire la normalità pluviometrica in men che non si dica. Potrebbe accadere la stessa cosa in primavera.
IN CONCLUSIONE
Ci avviamo mestamente alla conclusione dell’Inverno e mai come quest’anno ci dispiace non essere stati in grado – non per colpa nostra chiaramente – di commentare irruzioni di aria fredda.
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