Non più tardi di due anni fa, fu girato un film tratto dal libro omonimo “The perfect storm”, di Sebastian Junger, romanzo della vera vicenda del peschereccio “Andrea Gail” e della morte degli uomini dell’equipaggio. Come andarono veramente le cose?
Fine Ottobre e inizio Novembre sono mesi di transizione tra le stagioni principali, e dal Canada cominciano ad affluire grandi masse d’aria fredda polare. L’Atlantico ha da poco superato il massimo di temperatura e si sta lentamente raffreddando. Lo scontro tra queste masse a diversa temperatura è spesso l’origine di grandi tempeste al largo della costa est dell’America del Nord. Queste tempeste sono chiamate “Nor’easters” (nordorientali) e sono state responsabili dell’affondamento di centinaia di vascelli. Ma la tempesta “senza nome” del 1991 ancora oggi fa accapponare la pelle ai marinai.
Il 28 Ottobre 1991, un ciclone extratropicale si sviluppò lungo un fronte freddo formatosi fuori le coste nordorientali degli USA. La tarda sera di quel giorno, un minimo era già chiaramente visibile qualche centinaio di chilometri al largo della Nuova Scozia. Un forte getto della libera atmosfera ne approfondì rapidamente la pressione al suolo e divenne ben presto la figura predominante in tutto l’Atlantico dell’emisfero settentrionale.
L’uragano Grace, formatosi il 27 Ottobre da un sistema subtropicale ed in movimento verso nordovest, fece presto retromarcia, aspirato dal sistema extratropicale. Grace era già enorme e stava generando onde di circa 5 metri al largo della Carolina del Nord. Dato che la pressione al centro della tempesta continuava a diminuire anche durante la giornata del 29 Ottobre, Grace divenne un contribuente secondario ai fortissimi venti che spazzavano l’Atlantico nordoccidentale. La condizione del mare divenne fenomenale.
Nella sera del 29, il fronte freddo associato alla tempesta distrusse la circolazione a bassa quota dell’uragano Grace, e ne inghiottì l’umidità e le nubi a tutti i livelli. Il giorno successivo, Grace era indistinguibile. Il minimo della tempesta si muoveva verso sudest, continuando ad approfondirsi sino a raggiungere il minimo di 972 hPa. Il giorno 30 si trovava 340 miglia nautiche a sud di Halifax e generava venti a 60 nodi, per poi retrogredire verso ovest il giorno 31 e colmarsi parzialmente.
Durante le fasi iniziali della storia della tempesta, un’alta pressione era posizionata dal Golfo del Messico sino ai monti Appalachi e la Groenlandia. Il gradiente di pressione generato fu elevatissimo, grazie ai 1043hPa raggiunti sulla costa est del Canada. Le condizioni del mare non erano mai state viste prima: venti a 60 nodi con raffiche a 65 nodi, e onde alte sino a 13 metri.
Il Nord Carolina fu frustato da venti sino a 45 nodi per cinque giorni consecutivamente. Nel New England la forza del vento raggiunse il livello di tempesta tropicale per più giorni consecutivamente, e le raffiche raggiunsero i 78 nodi. I danni furono paragonabili a quelli del grande uragano del 1944.
L’Andrea Gail era per mare e ne furono perse le tracce. Fu ritrovato il 5 Novembre spiaggiato su Sable Island.
La bizzarra tempesta extratropicale ebbe una fine altrettanto bizzarra. La decisione con la quale si spostava verso sud la condusse su acque della corrente del golfo sopra i 26°C. La tempesta acquistò caratteristiche subtropicali a seguito della formazione di bande di intensa convezione. Il 1° di novembre diventò una tempesta tropicale e il 2 Novembre Uragano. Dal momento che ebbe inizio fuori della fascia intertropicale, non ebbe mai l’onore di acquisire un nome proprio.
La tempesta di Halloween del 1991 rimase per tutti “l’uragano senza nome”.