Molto spesso mi capita di leggere notizie derivanti da eventi meteorologici eccessivi. Non mi riferisco al finto tempo straordinario descritto da taluni, ma a reali situazioni meteorologiche più che insolite.
E’ molto probabile siano accaduti eventi atmosferici estremi anche nel passato, ma agli albori della Società Moderna l’attenzione per il tempo era più superficiale, riferita alle sole aree urbane ricche, laddove si era sviluppata un’adeguata cultura scientifica.
Ma se il nostro sguardo fosse solo riferito ad un recente passato, diciamo negli ultimi 60/70 anni, da quando lo studio della Meteorologia ha avuto un sensibile input dai Governi di tutto il Mondo per disporre di informazioni aggiornate durante la II Guerra Mondiale, vediamo che gli eccessi del tempo sono in aumento.
Uragani più violenti, Monsoni più piovosi, siccità estreme, specialmente nei Paesi Tropicali, riscaldamento nel Polo Nord: situazioni meteorologiche su piccola e vasta scala, da descrivere in centinaia e centinaia di pagine.
Un focus sul tempo recente, ci porta solo nelle ultime settimane a riportare la notizia di fenomeni meteorologici eccezionali:
ITALIA. La più forte nevicata degli ultimi decenni interessa molte regioni del Nord Italia, in alcune località della Val Padana cadono tra i 50 ed i 70 cm di neve, tra il basso Trentino e le valli delle Prealpi venete, in 24 ore cade un metro di neve.
ITALIA. Su varie località del Nord si ottiene il più lungo periodo di neve al suolo degli ultimi decenni.
GIAPPONE. Tormente di neve paralizzano, in più eventi, gran parte del Paese, nel nord cadono quantità spropositate di neve.
NORD AMERICA. Inverno mite come non succedeva da molti anni.
NORD EST USA. Improvvisa tempesta di neve interessa New York, è tra le peggiori della sua storia. Il freddo raggiunge anche Cuba.
MOSCA. Dopo un inizio d’inverno mite, improvvisamente arriva il grande gelo e nell’area urbana la temperatura scende spesso sotto i -30°C.
PAESI BALTICI, POLONIA. Improvvisa ondata di gelo, la temperatura scende vicina a valori record.
NORVEGIA. Da settimane nel sud del Paese nevica intensamente, ad Oslo sono caduti circa 3 metri di neve.
BAVIERA, AUSTRIA, EST SVIZZERA. I venti da nord portano tempeste di neve, in alcune località gli accumuli toccano punte eccezionali. Le autorità sono costrette a suggerire lo sgombero della neve dai tetti, in alcuni villaggi avvengono i primi crolli sotto il peso della neve.
SPAGNA. Nevicate si sono avute fino allo Stretto di Gibilterra.
PORTOGALLO. Improvvisa ondata di maltempo, porta la neve su Lisbona. In città si tratterà di un evento debole, ma tuttavia per la capitale è particolarmente insolito.
ITALIA. Alla fine di dicembre, la neve cade abbondante su Firenze e tutta la Toscana, come non succedeva dai gelidi eventi del passato.
ISLANDA. Repentine e continue ondate di caldo interessano la regione del nord Atlantico, la temperatura si porta a valori record per il periodo, sfiorando punte tipicamente estive.
RUSSIA. Il gelo intenso riduce la produzione di gas, e viene gradualmente tagliata l’erogazione di energia a diversi Paesi occidentali, compresa l’Italia.
ITALIA. Sardegna orientale, nel dicembre 2004, poi nel gennaio 2006 si realizzano eccezionali piogge, con alluvioni. In 24 ore cadono picchi di 500 millimetri di pioggia.
GRECIA. Atene viene interessata da ripetute tormente di neve. Gelo e neve attanagliano per settimane molte province del Paese.
EUROPA. L’estate 2003 fa segnare temperature da record in molte città del Vecchio Continente, la peculiarità della stagione sarà il persistere di condizioni climatiche eccezionalmente calde. Si toccano +40°C a Parigi.
SVIZZERA. Nell’estate 2004, poi in quella del 2005 accadono le peggiori grandinate degli ultimi decenni.
ITALIA. Estate 2005, eccezionali grandinate interessano l’Italia, l’evento di maggiore rilevanza succede il 29 giugno, quando un treno di grandine investe il Nord Italia dal Piemonte al Friuli. In varie località cadranno chicchi di grandine grossi oltre i 5 centimetri di diametro.
ITALIA. Inverno 2004/2005, nel Centro Sud per svariate settimane cade la neve ad intermittenza, per circa 50 giorni le condizioni meteo rimangono di gran freddo. In montagna si accumulano metri e metri di neve.
ITALIA DEL NORD. L’inverno 2004/2005 è stato eccezionalmente siccitoso, la carenza di precipitazioni prosegue a tutta la primavera e si minacciano razionamenti d’acqua. Il Po scenderà a valori di magra storica. Seguirà un’estate insolitamente piovosa.
RECORD DI TEMPERATURA. Sono innumerevoli, per varie località, i record di temperatura registrati nelle ultime stagioni. Il 2005 risulterà anche il più caldo da quando si fanno rilevazioni del tempo.
In questo articolo non menzioniamo eventi atmosferici insoliti che si sono avuti in molte località del Pianeta. Non posso affermare che l’estremizzazione climatica sia una linea di tendenza, ma tuttavia neppure ignorare i tanti fenomeni atmosferici eccezionali.
In alcuni paesi europei si presta particolare attenzione al clima che cambia, come in Spagna, dove siccità e grandine hanno provocato danni alle colture. In effetti, si può osservare come vi sia particolare attenzione dell’opinione pubblica di paesi a forte vocazione agricola sul clima estremo di questi tempi: appaino molto esposti il Brasile, l’Argentina, gli stati arroccati alle Ande settentrionali.
Anche la Cina patisce danni per il clima che cambia, così l’India, il sud est asiatico. Queste sono le regioni del Pianeta più abitate, dove gli agenti inquinanti vengono dispersi nell’atmosfera senza controllo.
In Africa, i cambiamenti del clima, con siccità esasperanti ed infinite, causano vittime per la fame su vastissime regioni a nord dell’Equatore.
Nelle regioni artiche la fauna è costretta a cambiare abitudini per il modificarsi sensibile delle condizioni climatiche.
Tanti disagi, ma soprattutto tante vittime per cambiamenti del Clima di qualche grado centigrado, mi chiedo che cosa accadrà se il Clima dovesse cambiare ancor più in fretta di quanto avvenuto?
Se la Corrente del Golfo dovesse attenuarsi, l’Europa centro settentrionale avrebbe inverni rigidi al pari del Canada. I se sono tanti, tuttavia limitandoci agli eventi atmosferici attuali, c’è tanto da discutere, ma sicuramente avremo poche risposte certe.