Il campo anticiclonico azzorriano (1041 hPa), in marcato movimento verso le latitudini groenlandesi, si distende verso est coinvolgendo la Francia. Questo suo spostamento ha lasciato campo libero alle perturbazioni provenienti dal nord Atlantico e dall’Islanda. Tutte le correnti fredde settentrionali sono richiamate dalla profonda depressione centrata sopra il Mar di Norvegia a 969 hPa ed alimentate dal più vicino avamposto svedese a 975 hPa, in procinto di scendere ulteriormente di latitudine.
Il temporaneo innalzamento della pressione sul Mediterraneo è dovuto ad una larga area anticiclonica in risalita dal nord-Africa (1022 e 1023 hPa). Isobare lontane e venti in prevalenza deboli o moderati sull’Italia. Ma ancora solo per poco. In giornata sono attesi in rinforzo da sud-ovest su Mar Ligure e valli adriatiche, da nord ovest su Sardegna, e comincerà a soffiare il foehn nelle valli alpine.
La profonda saccatura scandinava si incunea sempre più nei territori centrali europei portando aria fredda in tutti i Paesi dell’Est, piogge sui territori tedeschi e polacchi e diminuzioni diffuse della temperatura.
La carica gelida proveniente dall’artico è ben testimoniata dall’esercito di cumulonembi che sovrastano l’intera Norvegia e dai venti freddi associati giungono sino alle porte italiane.
Ormai l’Italia è pronta ad affrontare l’ingresso dell’ondata di freddo proveniente dal profondo nord.
Oggi, però, il tempo sul nostro Paese si mostra stabile grazie all’influenza marginale, ma significativa, della zona anticiclonica. Qualche nube irrilevante insiste ancora sulle Isole maggiori e le Regioni meridionali. Questa risalita subtropicale coinvolge anche le Regioni balcaniche, liberandole dalle nubi minacciose.
Curiosa è l’osservazione della carta relativa allo zero termico. Si nota chiaramente la netta divisione termometrica continentale: la parte orientale è refrigerata delle note correnti gelide che si protraggono sino al versante settentrionale italiano; e la parte occidentale gode ancora di temperature miti grazie all’influenza anticiclonica azzorriana.