L’Estate è in salute, o almeno, questo è quel che emerge dal tempo attuale. Caldo, Solleone, cieli sereni o al più poco nuvolosi, venti di brezza, o magari di Scirocco. L’Africa è venuta a trovarci, non una breve sortita ma una visita prolungata, perché sull’Italia Meridionale si tratterrà per vari giorni ed anche se magari ci sarà un piccolo calo termico, continuerà comunque a far caldo. Un caldo che ieri ha mandato in tilt varie aree peninsulari. Si è boccheggiato in Puglia, ma anche in Sicilia e nelle aree più interne del Centro e del Sud. Ha fatto caldo in Val Padana ed in Sardegna, insomma, non ci si può certo lamentare e sostenere che l’Estate si sia fatta desiderare.
Forse abbiamo atteso qualche giorno in più, è vero infatti che nei primi giorni di Giugno fece fresco e piovve spesso. Ma poi, giustamente per una sorta di legge naturale della compensazione, quell’anomalia termica negativa della prima settimana sta per essere demolita da questi giorni di calura intensa. Ieri, non scordiamocelo, nel Barese sono stati raggiunti i 37 gradi. Ma non è andato poi così meglio nel Foggiano, o ancora nel Brindisino. Dopo tutto, lo avevamo detto, dato l’orientamento della bolla Sahariana, sarebbe stato lecito attendersi i picchi più alti proprio al Sud Italia ed in Sicilia.
Oggi le notizie non sono certo migliori, perché forse sarà la giornata più calda dell’intera ondata. E’ probabile che nelle aree pugliesi si vada oltre i 37 gradi, insomma, si viaggerà su valori termici non distanti dai 40 gradi. E siamo soltanto a Giugno! Però considerate una cosa. Lo scenario, anche se a piccoli passi, sta mutando. Perché piccoli sono i passi che cerca di muovere verso est la possente struttura perturbata che da giorni gravita sull’Europa occidentale. Sappiamo che soprattutto la Francia è stata investita da un’ondata di maltempo piuttosto vivace, che ha causato dapprima forti piogge e in seguito forti temporali. In alcune località sono caduti record che duravano da 10, o 20 anni.
Dicevamo di un cambiamento. Beh, se osserviamo l’immagine satellitare – che vi proponiamo rielaborata – noterete di sicuro un po’ di nubi in più. Al Nordovest, soggetto a maggiori infiltrazioni d’aria umida da occidente, ma anche in Sardegna e parte del Centro Sud. Nelle coste ci sono magari un po’ di nubi basse, ascrivibili all’aria calda che transita su uno specchio d’acqua più freddo. Altrove non mancano delle stratificazioni e come tali si mostreranno del tutto insignificanti.
Va invece posta attenzione su quella nuvolosità, vivace, presente sull’Italia Nord occidentale. In questo caso sono ben più scure e minacciose e fin da ora si registra la presenza di alcune celle temporalesche sui rilievi alto Piemontesi e lungo i crinali del confine lombardo. Cenni d’instabilità, sintomo di un parziale peggioramento temporalesco che si andrà a manifestare dal pomeriggio in poi e che coinvolgerà non soltanto i rilievi alpini e prealpini, ma anche diversi settori della Val Padana. Le precipitazioni più consistenti dovrebbero interessare Lombardia, Piemonte e poi Veneto, ove tra l’altro sussiste il rischio di qualche grandinata. Ma vi saranno acquazzoni anche sull’Emilia Romagna e nell’entroterra Ligure, mentre i cumuli potrebbero estendersi anche al settore nord della Toscana.
Cenni inequivocabili dell’indebolimento anticiclonico sul fronte settentrionale, cenni che confermano le previsioni stilate in precedenza e che dicono che al Nord, da oggi, si cambia registro.