Novembre 2010 si è finora distinto per condizioni climatiche dai tratti decisamente miti, dopo le precoci irruzioni artiche giunte nella fase conclusiva di ottobre. Qualcosa sta mutando, è vero, con un raffreddamento invernale che sta incombendo sull’andamento meteo della terza decade appena iniziata. A parte episodi del tutto localizzati, fino ad ora le apparizioni della neve si sono limitate solo a quote di montagna, ovvero dai 1000 metri in su con riferimento specifico alle zone alpine e prealpine.
L’assenza di avvezioni fredde da nord/est ha giocato poi un ruolo decisamente sfavorevole per quel che riguarda le zone appenniniche, dove le nevicate si sono fatte ancor più desiderar cadendo solo sui maggiori massicci montuosi ed il clima mite non ha certo consentito la creazione di un manto bianco significativo a quote medio-alte, come invece è accaduto per le Alpi al di sopra dei 1500 metri (consentendo così alcune aperture in anticipo degli impianti per la stagione sciistica). La neve in montagna rispecchia un andamento autunnale comunque tipico di novembre, anche se persino nel recente passato le situazioni congeniali all’arrivo dei fiocchi di neve fino a basse quote sono risultate piuttosto frequenti.
I primi fiocchi in Val Padana spesso giungono proprio a novembre, così è accaduto anche appena due anni fa, fra il 24 ed il 25 novembre 2008. I fiocchi fecero la loro comparsa persino a Genova e in quel freddo fine novembre un po’ di neve si spinse anche in Appennino Centro-Settentrionale fino a quote basse collinari. Molto più rilevanti gli episodi del 2005 e, andando ancor più indietro, del 1998, annate nelle quali la dama bianca cadde con generosità fino a quote molto basse e localmente lungo i litorali di diverse zone adriatiche.