Si inizia a parlare d’inverno almeno sul Nord Italia, anche se per ora le nevicate abbondanti hanno colpito le Alpi. Alle quote basse si sono avute solo fioccate sporadiche e localizzate. Può sembrare paradossale, ma la neve in Val Padana a metà novembre non è o non dovrebbe essere un evento meteo così eccezionale.
Basta tornare indietro di soli due anni, quando la neve aveva già fatto la sua comparsa in Val Padana imbiancando anche alcune città, fra le quali Bologna. Tutto accadde il 13 novembre 2017, a seguito dell’intrusione di una massa d’aria fredda ed instabile dal Nord Europa.
Le zone di pianura imbiancate furono quelle comprese lungo la via Emilia, da Modena fin verso Forlì. Imbiancate anche la stessa Modena, Bologna, poi anche Imola, la zona di Faenza e località limitrofe. Lo stesso capoluogo emiliano vide cadere tra i 5 ed i 10 centimetri di manto bianco.
Vari tratti della pianura emiliana venneroo interessati dalle prime nevicate stagionali. La neve giunse in parte inaspettata e fu agevolata dalla temporanea intensità delle precipitazioni. Nevicò in maniera molto abbondante sull’alta pianura già a quote tra i 100 e i 200 metri in direzione della fascia pedemontana.
Oltre alle pianura emiliana, la neve riuscì a cadere anche alle porte di Trieste. Neve fresca si accumulò fino a quote basse anche in tutto il comparto alpine e prealpino delle Venezie. Bufere di neve non risparmiarono nemmeno il versante toscano dell’Appennino Settentrionale.
Questo episodio di freddo e neve precoce s’inserì all’interno di un autunno siccitoso, ma la siccità caratterizzò poi anche l’inverno a seguire. Si trattò quindi di una parentesi positiva, dato che le nevicate caddero abbondanti anche su tutto l’Arco Alpino, consentendo l’apertura anticipata degli impianti.