La neve in ottobre nella regione di Buffalo, stato di New York, non è un fatto raro, ma un accumulo come quello avutosi tra giovedì 12 e venerdì 13 ottobre, localmente superiore ai 2 piedi (63 cm) è assolutamente senza precedenti. La città è rimasta paralizzata, con le strade del centro sepolte dalla neve, le scuole chiuse (si è allungata la festa del Columbus Day …), le attività fermate dalle difficoltà nei trasporti e, come vedremo, dalle interruzioni della corrente elettrica.
La neve ha cominciato a cadere giovedì pomeriggio per effetto di un fronte intensificatosi a causa del “lake effect”, ovvero del transito sulle acque ancora tiepide, e quindi in grado di rilasciare molta umidità all’aria, del Lago Erie. Inizialmente, in verità, la precipitazione era piovosa ma la temperatura è presto scesa vicino allo 0°C e la pioggia è diventata neve. Si trattava di “heavy snow”, quindi di una precipitazione intensa, di neve moto bagnata. A dispetto del terreno caldo, la neve cadeva così intensamente che venerdì mattina all’aeroporto di Buffalo il manto era spesso 55 cm. Prima della mezzanotte di giovedì erano caduti 21 cm di neve. Giovedì 12 ottobre è diventato quindi di gran lunga il giorno di ottobre più nevoso della storia della città (sono 137 anni che vi funziona regolarmente l’osservatorio meteorologico), che pure va famosa per l’intensità delle sue nevicate, esaltate appunto dal “lake effect”, soprattutto nella prima parte della stagione invernale. Il record di giovedì è durato solo poche ore, perché venerdì mattina la nevicata è stata ancora più intensa. Nel momento di massima intensità, sono caduti oltre 25 cm in sole 5 ore. Il precedente record risaliva al 31 ottobre 1917, con 15 cm di neve.
Un problema di questa grande nevicata è stato quello delle foglie presenti ancora sugli alberi, nel periodo in cui si colorano di giallo e rosso, a fornire l’annuale spettacolo del “fall foliage”. L’accumulo della neve sulle foglie ha appesantito gli alberi, causando la caduta di rami e anche di intere piante, a loro volta caduti sulle linee elettriche, con conseguenti diffuse e prolungate interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica a Buffalo e dintorni venerdì. Problemi alle linee elettriche sono venuti anche dall’attività elettrica associata alla perturbazione, visto che la nevicata è stata accompagnata a lungo da tuoni e fulmini. Sono state 350.000 le abitazioni rimaste senza energia, senza contare le imprese che hanno dovuto interrompere le loro attività.
Nella regione è stato dichiarato lo stato di emergenza ed è stato vivamente sconsigliato di mettersi in viaggio se non per stretta necessità. Si segnalano anche tre vittime, due per incidenti stradali causati dalla neve, una terza per la caduta di un albero.
In alcuni sobborghi di epoca vittoriana, caratterizzati da ampi viali alberati, querce e magnolie che avevano sopportato oltre un secolo di severe tempeste sono crollate sotto il peso della neve caduta sulle foglie. Molte strade si presentavano, a fine evento, come fossero state interessate dal passaggio di un uragano.