Primavera in grande spolvero:
più di una volta abbiamo battuto il tasto della mancanza, cronica, dell’alta delle Azzorre sulla scena europea. Una mancanza che si è protratta per un’intera stagione invernale dando modo all’Atlantico di spadroneggiare in lungo e in largo. Ora, invece, dopo aver assistito ad un cambio circolatorio sostanziale ecco che l’anticiclone ha ripreso pieno possesso del quadro meteorologico. E non solo in Italia, ma anche su gran parte dell’Europa.
Anche un po’ di caldo:
ovviamente non dobbiamo immaginarci valori termici estivi, ma sicuramente temperature da aprile inoltrato si. Questo perché oltre all’alta pressione, che avrà il suo peso nello schiacciare al suolo l’aria calda in essa contenuta, l’orografia avrà un ruolo essenziale. In che modo? Beh, sul Nord ad esempio le Alpi sbarreranno la strada ad un fronte artico che scivolerà verso est addossando l’aria fredda lungo i confini. I venti da nord si getteranno in Val Padana sotto forma di foehn, riscaldando ulteriormente l’aria. Ad inizio settimana, invece, una rotazione dei venti da ovest potrebbe produrre lo stesso effetto nelle regioni Adriatiche.
Si guarda all’ultima decade:
lo scenario descritto potrebbe accompagnarci sino all’ultima decade, tuttavia è giusto introdurre qualche elemento di novità rispetto alle emissioni modellistiche precedenti. L’Atlantico, infatti, potrebbe riproporsi sull’Europa occidentale andando ad indebolire la struttura anticiclonica. Parte dell’aria instabile potrebbe riuscire a scalfirla, inducendo un lieve cambiamento del tempo anche sul nostro Paese.
L’Artico:
quel che ancora non è chiaro è se una poderosa irruzione Artica riuscirà ad introdursi nella nostra Penisola nel corso dell’ultima decade. Ipotesi ancora in piedi, anche se il succitato ritorno dell’Atlantico potrebbe indurre una minore aggressività – in termini di freddo – della saccatura.
Tornerà il maltempo?:
La probabilità, al momento, è discreta. Perché al di là che arrivi o meno l’incursione Artica, è probabile che comunque una saccatura perturbata riesca comunque ad interessarci. Ciò detto, anche il profilo termico peninsulare mostra un andamento al ribasso con ritorno verso valori normali. Non solo. Sembra crescere il diagramma pluviometrico, il ché confermerebbe la tesi esposta.
Focus: evoluzione sino al 27 marzo 2014
La primavera ci accompagnerà da qui alla metà della prossima settimana, con temperature che aumenteranno per le ragioni che abbiamo spiegato in apertura. Va detto che da martedì spifferi d’aria umida potrebbero arrivare da ovest, dando luogo ad un aumento della nuvolosità nelle regioni di ponente con anche qualche pioviggine.
Un trend che potrebbe interrompersi in ultima decade, col ritorno del maltempo a causa di una saccatura nord Atlantica all’interno della quale non è da escludere un discreto contenuto Artico. Meteo primaverile, insomma, così come si conviene al mese di marzo.
Evoluzione sino al 01 aprile 2014
L’incertezza atmosferica potrebbe accompagnarci sino a fine mese, inaugurando un mese di aprile sul quale è ancora troppo presto per pronunciarsi.
In conclusione.
Insomma, la primavera ci sta lanciando i primi convincenti segnali ed anche se siamo appena a metà marzo non c’è da stupirsi.