Italia bersagliata dal maltempo: il nostro Paese è ancora interessato da cattive perturbazioni autunnali. Rispetto al recente passato assistiamo però ad un cambio circolatorio importante: l’aria fredda affluita sul centro Europa (responsabile di nevicate a bassissima quota ad esempio in Germania) sta alimentando un Vortice di Bassa Pressione collocato a nord delle Alpi. Gli impulsi perturbati provenienti da ovest continuano a sfruttare l’energia potenziale immagazzinata dal Mediterraneo e i temporali che ne scaturiscono determinano nubifragi (probabilmente ve ne saranno altri nelle prossime ore).
Il freddo fa capolino: pocanzi s’è detto dell’irruzione fredda che sta investendo l’Europa centrale. Freddo che riuscirà ad aprirsi un varco anche in Italia, facendo calare sensibilmente le temperature soprattutto al Centro Nord. In un secondo momento (come si evince dall’immagine allegata) potrebbe interessare marginalmente anche il Sud. Sulle Alpi, segnatamente domani, si vedranno le prime nevicate a bassa quota localmente fin verso il limite di 1000-1200 metri.
Accesissimi contrasti termici: nei prossimi giorni dovremo prestare attenzione agli scenari evolutivi che domineranno il Continente. Perché se è vero che a ovest il clima si manterrà mite, è altrettanto vero che sull’Europa orientale avremo un ulteriore raffreddamento.
E l’Italia? Il nostro Paese si troverà a ridosso di una possente rimonta anticiclonica e in prossimità del freddo balcanico. Ad oggi, giusto dirlo, non sembrano esserci le condizioni ideali per una prima irruzione invernale sul nostro Paese. Il blocco anticiclonico britannico, confermando una delle ipotesi descritte nel precedente editoriale, verrà minato alla base da un Vortice Depressionario in isolamento sulla Penisola Iberica. Ed ecco che a quel punto avremo una probabile invasione anticiclonico, con spostamento dell’aria fredda verso il Mar Nero.