Si dice che più indizi facciano una prova. Se così fosse non possiamo assolutamente trascurare gli indizi che arrivano, ormai da qualche giorno, da alcuni dei più importanti modelli fisico matematici. Indizi che indicano un cambiamento delle condizioni meteo climatiche e che conducono verso un Inverno al fotofinish.
Ma cosa potrebbe succedere? Partiamo dal Vortice Polare, perché alla fin fine ruota tutto attorno a questa figura. Superfluo ricordarvi che se sino ad oggi non abbiamo avuto in barlume d’Inverno è per colpa sua. Se dovesse capitarvi di dare un’occhiata a uno degli indici teleconnettivi che ne descrivono lo stato di salute, ovvero l’indice AO, vi rendereste conto che siamo rimasti sempre e soltanto su valori estremamente positivi.
Le proiezioni di questo indice vedono però un cambiamento. Per quale data? A partire da metà mese. La media parla chiaro, dovrebbe esserci un calo. Non ancora su valori negativi, ma verso la neutralità. Di questi tempi parlare di neutralità è già qualcosa, perché comunque vorrebbe dire un indebolimento del Vortice Polare. Ci sta? Sì, perché ormai si viaggia spediti verso la Primavera ed è normale che ci sia un indebolimento.
Poi abbiamo dato un’occhiata ai movimenti dell’Anticiclone del Pacifico e all’Alta Pressione delle Azzorre. Nell’ultima decade mensile potrebbero entrambe spingere sui fianchi del Vortice Polare. Le onde di pressione, lo sappiamo, esercitano disturbi importanti sulla tenuta del Vortice Polare e in qualche caso – quando le condizioni lo permettono – sono in grado di destrutturarlo.
Non è necessario che ci sia lo split, basterebbe semplicemente avere dei disturbi importanti tali da innescare maggiori ondulazioni del jet strem polare. Tenendo conto che il gelo accumulatosi nel Circolo Polare è enorme, gli eventuali scambi meridiani potrebbero portarci le prime, violente irruzioni fredde. L’Italia potrebbe rappresentare uno degli obbiettivi ed è ciò che si evince dall’analisi modellistica.
Attenzione, perché l’Inverno potrebbe svegliarsi tardivamente e a quel punto potrebbe condizionare pesantemente le sorti della prima parte della Primavera. Marzo, per capirci, potrebbe essere un mese fortemente invernale. Alla fin fine gli ingredienti per un recupero in extremis potrebbero esserci tutti, non resta che amalgamarli alla perfezione per provare a salvare una stagione altrimenti pessima.