Siamo oramai alla vigilia dell’avvento dell’inverno 2007-2008 che meteorologicamente aprirà i battenti il primo di Dicembre. Oggi proverò ad avventurarmi in una previsione stagionale così come quella che delineai per l’Autunno, che a dire il vero ha rispettato le attese, fresche e sostanzialmente secche per quelle zone dell’Italia non favorite dalla circolazione mediamente orientale caratterizzante questo scorcio stagionale.
Oggi voglio lanciare il mio sguardo verso i lidi ancora lontani della stagione fredda 2007-2008 per scorgervi orizzonti previsionali ancora incerti. Voglio dire innanzitutto che viviamo una stagione per molti versi particolare, quasi straordinaria, per molti aspetti, in primis i livelli di QBO come detto notevolmente negativi, ma non solo. Abbiamo una Nina al momento forte, minimo solare, anomomalia del jet stream subtropicale. Ingredienti che portano tutti verso una sola direzione: il blocking atlantico.
Questa prima sentenza pare oramai essere un filo rosso della stagione in corso ma direi più decisamente del decennio 2000. Blocking che potrebbe diventare il vero protagonista dell’inverno 2007-2008. Ancora più intriganti inoltre sono gli effetti della QBO negativa e del minimo solare tutti indicanti una ulteriore facile sentenza: split del vortice polare. Questa sentanza già eseguita sta condannando la Siberia orientale e il Canada al primo forte ruggito del generale inverno.
Voglio su questo punto fare una considerazione preoccupata per il futuro europeo: siamo alla fine di Novembre e il vortice polare si comporta come se fossimo a Gennaio, con un disturbo sì forte da provocare in Troposfera uno split praticamente totale, stile ’85, con asse che favorisce come detto il Canada, ma che risuona come preoccupante presagio per il futuro, infatti la mia domanda è la seguente: oggi il Vortice Polare viene tagliato in due senza che in Stratosfera ci sia il benchè minimo accenno di Stratwarming, cosà accadrà al VP (Vortice Polare) in Gennaio quando, visto il minimo solare, gli strat potrebbero nascere come funghi?
Voglio a tal proposito lanciare una ipotesi (ipotesi e nulla di più) che mai come quest’anno potrebbe risultare praticabile. Non mi sorprenderei nel vedere in questo inverno che si avvicina un evento straordinario: la sostituzione pressoché totale del VP da parte di una potentissima alta polare con conseguenze molto fredde per l’Europa.
Ritorniamo però con i piedi per terra e come al solito monitoriamo il futuro giorno per giorno, in quanto solo il tempo presente è certo mentre il futuro si nasconde dietro un imperscrutabile domani.