In questo mese di maggio appena trascorso l’elemento che è maggiormente spiccato è sicuramente quello delle precipitazioni, non solo per quanto attiene l’Europa, ma anche in riferimento a buona parte d’Italia. Una parte ristretta del Settentrione d’Italia rientra infatti fra le aree che hanno fatto registrare le maggiori piogge di tutta Europa, con picchi diffusi largamente superiori ai 200-250 millimetri, caduti nell’arco del primo scorcio del mese. L’altra zona con marcate precipitazioni è stata quella compresa fra la Polonia Meridionale, la Repubblica Ceca e la Slovacchia, nazioni che hanno fatto i conti con disastrose inondazioni e grandi fiumi in piena. Le piogge localmente alluvionali sono state le grandi protagoniste su gran parte dell’Europa Centro-Orientale, non risparmiando quasi nessuna zona: negli ultimissimi giorni di marzo violenti fenomeni di maltempo hanno colpito la Croazia, la Bulgaria e l’Istria.
L’entità delle anomalie delle precipitazioni cadute durante il mese di maggio è ben evidente osservando la mappa in basso, che mostra un’Europa sostanzialmente spaccata fra i settori occidentali, che hanno avuto piogge inferiori o solo prossime ai valori normali (sostanziale assenza di un regolare flusso atlantico) , rispetto a quelli centro-orientali, ove i totali pluviometrici hanno superato la norma anche del 200-300% rispetto agli scenari tipici del periodo. Abbondanti precipitazioni si sono avute anche tra il comparto baltico e parte della Penisola Scandinava, nonostante una porzione del mese sia risultata assai stabile e con caldo anomalo.