Lo schema barico sull’Europa si va nuovamente cristallizzandosi su due blocchi contrapposti: la recente rasoiata ciclonica, che ha portato conseguenze instabili e fresche fin sul nostro Paese, non ha portato a nessuna svolta di rilievo. L’insistente circolazione depressionaria sul Nord Europa torna infatti ad allungarsi sul Vicino Atlantico, al largo delle coste franco-iberiche, offrendo la spalla al recupero perentorio del cuneo anticiclonico nord-africano.
La struttura anticiclonica non se lo farà ripetere due volte ed andrà ad avvolgere l’intero nostro Paese, convogliando aria molto calda direttamente dal deserto sahariano algerino. L’ondata di caldo si profila in genere più intensa della precedente e colpirà ancora una volta più direttamente il Centro-Sud. Ma ora vediamo quella che è la situazione attuale, esatto crocevia fra il recente afflusso d’aria fresca e l’incombente aria calda che bussa ai confini dei bacini insulari.
Nel fine settimana la rinfrescata è stata molto incisiva, tanto che in diverse zone le temperature sono repentinamente scese fino a valori sotto la media. Le regioni più meridionali e la Sicilia solo ieri sono state definitivamente raggiunte dall’alito d’aria più fresca, dopo che nella giornata di sabato si erano registrati gli ultimi picchi termici di 35-37 gradi.
La stabilità atmosferica governa quest’inizio settimana sulla nostra Penisola. Il drastico aumento dei geopotenziali sfavorisce tutte le possibili iniziative instabili tali da poter arrivare ad innescare temporali anche lungo le zone alpine settentrionali, che pur sono le più esposte ad infiltrazioni leggermente più fresche zonali da occidente. Tutto il Paese è quindi pressoché baciato dal sole, a parte qualche nube tra il Levante Ligure e l’Alta Versilia, dovute ad un batuffolo depressionario sul Mar Ligure. Altre nubi si sono affacciate, nelle prime ore del mattino, anche sui versanti tirrenici della Calabria centro-meridionale.
Le temperature diurne sono un po’ risalite rispetto a ieri, ma i 30 gradi sono stati valicati solo in genere sulle zone interne di Lazio, Sardegna, pianura emiliana, foggiano e catanese. Si tratta di valori ancora tutto sommato nelle medie del periodo, destinate a subire una feroce impennata nel cuore della settimana. L’insediamento dell’alta pressione ha portato un’attenuazione dei venti, solo fra Basso Adriatico e Ionio insiste una circolazione tesa dai quadranti settentrionali.
L’estate invece continua pesantemente a tentennare sul Nord Europa e così andrà avanti anche per tutta questa settimana. La persistente azione di un vortice depressionario porterà infatti condizioni meteo dalle parvenze ancora una volta quasi autunnali. In Gran Bretagna non si riesce ad avere una significativa tregua già da diverso tempo, il clima è tutt’altro che estivo come confermano i 10 gradi registrati stamane a Dublino o i 12 gradi di Londra. Come s’intuisce dal Satellite, i sistemi perturbati sono protagonisti delle vicende meteo sul Regno Unito, arricciati attorno al perno depressionario posto in prossimità della Scozia. La Francia, i Paesi Bassi e la Germania risentono un po’ più marginalmente del flusso fresco ed instabile di matrice oceanica.