L’elemento saliente a breve termine.
Confermata la graduale attenuazione dell’area di bassa pressione continentale che, posizionatasi sui bacini orientali della penisola, provoca condizioni di instabilità diurna sui rilievi ed aree interne. Avremo un rinforzo anticiclonico sull’Europa centrale che coinvolgerà anche il bacino del Mediterraneo.
L’elemento saliente a medio termine.
Medio termine che mostra invece quelle incertezze espresse in sede titolare. Sebbene sia abbastanza evidente la persistenza delle aree di bassa pressione oceaniche sui settori nord occidentali del continente, resta da valutare il grado di influenza che le stesse potrebbero avere verso la nostra penisola. Il modello europeo ECMWF evidenzia l’estensione delle stesse verso il Mediterraneo settentrionale, con coinvolgimento delle nostre regioni. L’americano GFS pende invece per una traiettoria occidentale, il che porterebbe ad un rinforzo, seppure temporaneo, dell’alta pressione subtropicale sulle nostre regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il lugo termine mostra invece una sostanziale linearità. Nel senso che gran parte dei modello previsionali evidenzia un abbassamento del flusso oceanico verso l’Europa centro meridionale.
Il trend a lungo termine:
Se tale visione trovasse conferma, ovviamente, le condizioni meteorologiche sull’Italia sarebbero influenzate dal flusso umido oceanico, che andrebbe a favorire fasi di instabilità su molte delle nostre regioni.
Elementi di incertezza:
Ribadiamo il concetto di incertezza legato alla disposizione delle aree di bassa pressione oceaniche in seno allo scacchiere continentale.
Ad oggi sembra vi sia una sostanziale identità di vedute nei principali modelli di previsione, volta a confermare giornate sì estive, ma caratterizzate da correnti più miti oceaniche foriere di qualche disturbo diurno su principali comprensori montani peninsulari.
Fattori di normalità climatica:
La lettura dell’editoriale, sino a questo punto, ha evidenziato esplicitamente quelli che sono i principali elementi di incertezza nel tipo d’evoluzione discussa.
Molto dipenderà dal posizionamento delle aree di bassa pressione oceaniche sullo scacchiere continentale e dal movimento che le stesse opereranno. Traiettorie più o meno orientali, oppure occidentali, porterebbero effetti decisamente diversi in termini termici e precipitativi.
Focus: evoluzione sino al 09 settembre 2008
Primo step previsionale che mostra sostanziale stabilità su tutte le nostre regioni, il che significa che il tempo si rivelerà soleggiato. Temperature in aumento, complice l’attenuazione della circolazione settentrionale. Da segnalare inoltre la rotazione dei venti dai quadranti occidentali, sud occidentali al nord, il che andrebbe a favorire una ripresa dell’instabilità su aree alpine e prealpine.
Prima settimana di settembre che potrebbe proporre, nonostante le differenze modellistiche, condizioni meteo prevalentemente stabili. Da definire se in compagnia del clima mite oppure caldo, tuttavia le occasioni precipitazioni potrebbero riguardare il nord e qualche area interna appenninica del centro.
Evoluzione sino al 14 settembre 2008
Step conclusivo che mostra l’estensione del flusso umido oceanico in direzione delle nostre regioni, il che potrebbe portare, oltre ad una diminuzione delle temperature, maggiore instabilità sui settori centro settentrionali del paese.
In conclusione.
Editoriale di metà settimana che trasla, relativamente, nel tempo l’ingresso del flusso umido oceanico sulle nostre regioni. Ma ciò non toglie che vi possano essere decise influenze su alcune aree peninsulari.