Giovedì 2 marzo è stata una giornata insolitamente fredda nel nord Europa. In Norvegia, Kautokeino è precipitata fino a -38°C. La località più fredda della Svezia è stata, ancora in Lapponia, Karesuando, con -36°C, mentre Lovozero, nella Penisola di Cola (Russia nordoccidentale), ha stabilito una minima di -35°C. Questi valori si collocano 17°-22°C più in basso rispetto a quelli medi del periodo.
Venerdì 3 marzo il freddo in tutto il territorio dei Sami, dalla Norvegia alla Russia, si è intensificato. In Lapponia norvegese, Kautokeino è scesa a -40,8°C, 25°C al di sotto della media del periodo. Come già avete letto in altro articolo sul Meteogiornale, la soglia dei -40°C in questa cittadina non era ancora stata superata durante la stagione fredda che sta per concludersi. Quasi altrettanto fredda la svedese Karesuando, con i suoi -39°C. Sodankyla, in Finlandia, è scesa a -33°C abbondanti, mentre Krasnoshchel’ye, in Russia, è arrivata a -34°C. Si tratta di valori 19°-20°C più bassi di quelli medi della prima decade di marzo.
Irlanda al gelo venerdì 3 marzo, con Dublino scesa a -5°C e persino la “ligure” Valentia scesa sotto zero (minima -2°C, su questa isola appena a ovest dell’Irlanda le gelate sono rare). Molto freddo anche in Scozia, con Edimburgo scesa a -7°C, Glasgow a -6°C e temperature fino a -10°C a quote poco più alte, come a Eskdalemuir.
Mercoledì 1 marzo è stata ancora una giornata insolitamente mite in Groenlandia, segnatamente nel sudovest e nella parte centrale della costa ovest. A Nuuk, o Godthab, la massima di 13°C è stata ben più elevata dei -7°C indicati dalla media dell’ultima decade di febbraio. Ilulissat è salita fino a oltre 8°C, mentre Kangerlussuaq (o Sondrestromfjord) è arrivata a oltre 7°C, valori 22°-23°C superiori a quelli medi del periodo. Piuttosto caldo anche giovedì 3 marzo, con massime 4°C a Nuuk e 2°C a Kangerlussuaq. Le temperature sono ulteriormente calate venerdì 3 marzo, pur rimanendo superiori ai valori medi stagionali, con massime 2°C a Nuuk e -3°C a Kangerlussuaq.
Rovesci anche intensi hanno interessato parte del Paraguay sudorientale a metà settimana. Sia Pilar che Villarrica hanno registrato 125 mm di pioggia in meno di 48 ore, tra martedì pomeriggio e giovedì mattina. A Pilar ha piovuto ancora molto nelle successive 24 ore, tanto che l’accumulo tra il mezzogiorno di mercoledì 1 marzo e quello di venerdì 3 marzo è stato di 241 mm, ben al di la della media pluviometrica dell’intero mese di marzo, che è pari a 150 mm.
Nel nordest del Messizo, giovedì 2 marzo è stata una giornata più estiva che tardo-invernale. A Monclova, per esempio, la temperatura è salita a quasi 36°C, mentre Monterrey si è fermata a 34°C, valori circa 11°C più alti rispetto a quelli medi della prima decade di marzo.
Giovedì 2 marzo a Ojmjakon minima -53,5°C, notevole per il periodo, anche per questa “capitale del freddo” della Jacuzia, in Siberia. Le numerose ore di sole hanno permesso però alla massima di salire a un valore “mite” di quasi -34°C, mentre nel cuore del terribile inverno siberiano, spesso anche nelle giornate serene la temperatura massima riesce a elevarsi solo di 4°-5°C rispetto alla minima.
I 36°C registrati a Hobart, in Tasmania (Australia), venerdì 3 marzo, non sono cosa da tutti i giorni. Il valore massimo di temperatura (16°C superiore alla media, a solo 1°C dal record di marzo) è stato raggiunto grazie anche a un vivace vento da WNW, con caratteristiche di foehn, in condizioni di bassissima umidità (17%, dew point 7°C).