Bel tempo, siamo agli sgoccioli: l’Italia rientra ancora all’interno di un regime di pressioni alte e livellate. Le condizioni di stabilità atmosferica si traducono in ampi spazi di sereno, ma anche in nebbie, foschie e nubi basse. Forti riduzioni di visibilità permangono tutt’ora in varie regioni (soprattutto in Val Padana e lungo le coste dell’alto Adriatico) e localmente potrebbero insistere per buona parte della giornata. Così come non mancheranno parziali annuvolamenti su coste tirreniche e due Isole Maggiori.
Accumulo d’aria fredda in Scandinavia: il blocco anticiclonico impedisce, fin dai primi giorni di novembre, l’inserimento di perturbazioni a latitudini temperate. Nel contempo ha facilitato l’accumulo d’aria fredda tra la Penisola Scandinavia e la Russia europea. Il serbatoio Artico si sta preparando, proprio in queste ore, a lanciare la prima fiammata invernale. Nell’immagine satellitare, opportunamente rielaborata, riusciamo a cogliere la netta contrapposizione tra l’Anticiclone – in ulteriore spostamento a ovest – e il fronte freddo che gravita attorno al minimo di pressione (collocato in Scandinavia).
Primi cenni di cambiamento: in giornata osserveremo le nubi accrescersi sui confini alpini nordoccidentali. Non solo. Arriveranno le prime raffiche di Maestrale sulla Sardegna occidentale e sui crinali alpini di ponente – con conseguente foehn nelle valli esposte. Di contro persisteranno condizioni climatiche decisamente miti – un po’ meno in Val Padana causa nebbie – con punte massime al Sud di circa 18-20°C.