Ricordate maggio? Quanti di voi avrebbero scommesso sul caldo improvviso, cattivo, africano? Quanti di voi avrebbero scommesso su anomalie meteo climatiche diametralmente opposte? Siate sinceri, nessuno.
Sicuramente si sperava in un miglioramento perché proseguire sulla strada intrapresa il mese scorso era impensabile. La primavera era arrivata tardi, anzi per certi versi l’inverno era arrivato tardi. Poi però tutto è cambiato. Lo potevamo ipotizzare, dopo tutto mancava davvero poco all’Estate e il cambiamento meteo poteva intervenire da un giorno all’altro.
Con l’alta pressione del nord Africa è arrivato il gran caldo. Ora verrà anche la cosiddetta canicola, se preferite l’afa, perché la seconda ondata sarà più intensa della prima. Si realizzerà tra qualche giorno, anche stavolta nel fine settimana. Che strano però, fino a non molto tempo fa il weekend sembrava fatto apposta per il maltempo e invece da quando giugno ha fatto il suo esordio si è ribaltato anche questo assunto.
Dicevamo della canicola. Prepariamoci perché in alcune località del Paese si raggiungeranno 40°C. In realtà nei giorni scorsi c’è già stato qualche picco dei 40, ma prossimamente potrebbe trattarsi di qualcosa di più diffuso e persistente. Quindi piano a desiderare a tutti i costi il caldo, perché poi cerchiamo subito il refrigerio.
A tal proposito, a proposito di refrigerio, i modelli fisico matematici stanno cambiando troppo spesso le carte in tavola. Le prospettive meteo non sono così incoraggianti, nel senso che se si è alla ricerca del fresco ci sarà da attendere. Forse potrebbe esserci spazio per qualche temporale più in là, verso il 20 giugno.
Sarebbero dei temporali facilitati da qualche spiffero fresco, in grado di fare appena il solletico all’Alta Pressione. Ma potrebbe essere importante anche quello, potrebbe essere importante un lieve indebolimento strutturale perché se no si rischierebbe di dover affrontare un lungo periodo di canicola.
C’è chi ci domanda se dobbiamo davvero preoccuparci di certe prospettive. Quali? Quelle che sostengono che l’Estate sarà rovente per tre mesi di fila. Noi possiamo soltanto ribadire ciò che abbiamo scritto più volte sulla base di proiezioni autorevolissime stagionali, ovvero che l’Estate potrebbe essere normale. Però siamo anche consapevoli che il concetto di normalità è notevolmente mutato negli ultimi decenni. La normalità termica si è spostata verso l’alto quindi normale potrebbe voler dire molto caldo.
Insomma, l’Estate ha cambiato volto, mentre 30 anni fa era una stagione tanto attesa, quelle che stiamo vivendo in questi decenni, sovente vengono odiate, sovente si chiedere refrigerio, sovente si spera che giunga settembre. Eppure dovremmo iniziare a farci l’abitudine. Vi pare?
Per ora staremo a vedere, ora è inutile fasciarsi la testa. Per quello eventualmente ci sarà tempo, pensiamo a valutare giorno per giorno le previsioni e i trend modellistici. Il resto sono soltanto chiacchiere.
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