Da un’osservazione del Meteosat dei 36.000 km di altezza, vediamo che l’Italia è stata raggiunta da un sistema frontale che si estende dalle regioni del Nord fino al basso Tirreno. Il sistema nuvoloso investe la parte orientale della Francia, tutti i Paesi Alpini ed il sud della Germania.
Osservando nel dettaglio il sistema nuvoloso, con l’ausilio di particolari filtri e interpolazioni, vediamo che le nubi sono generalmente poco compatte: si è dissolta l’area di groppo temporalesco che stanotte ha colpito varie località della Sardegna, mentre non è molto intensa l’area nuvolosa che dalla Toscana si porta sulle regioni settentrionali, dove non sono in corso moti convettivi tali da generare temporali, tuttavia, con il riscaldamento delle terre emerse e l’aria fresca che verrà da ovest, nel pomeriggio sulle zone interne vedremo crescere nubi cumuliformi.
Nella Penisola Iberica il cielo si apre in ampie schiarite: chi si protende un cuneo anticiclonico e la nuvolosità si va dissolvendo: residui addensamenti sono presenti nel centro nord, ma sono poco significativi, e solo nelle ore pomeridiane e serali potrebbe dar luogo a nubi cumuliformi con isolati temporali.
Sulle Isole Britanniche, le regioni del Mare del Nord, la Scandinavia, è presente dalla nuvolosità che deriva dalla presenza di un’ampia zona di Bassa Pressione, i cieli sono frequentemente nuvolosi e si verificano precipitazioni.
Lanciando lo sguardo in pieno Atlantico, vediamo come dalle Azzorre e fino alle coste americane, siano presenti sistemi nuvolosi: qui si rinnovano le perturbazioni di origine atlantica che poi si portano in Europa.
Verso oriente, nei Balcani, troviamo condizioni atmosferiche estive, con cieli diffusamente sereni, va detto che queste zone hanno un clima continentale, così che tra qualche ore vedremo addensarsi nubi cumuliformi che daranno genesi a qualche acquazzone.
Nel Nord Africa vediamo ampie zone di sereno, che si rinnovano dopo le nubi ed i diffusi temporali dei giorni scorsi.