L’elemento saliente a breve termine.
La propaggine anticiclonica, il cui perno sarà ubicato in Spagna, verrà trafitta da un nucleo d’aria fresca e instabile in arrivo dalla Spagna. Il mulinello transiterà sull’Italia e causerà una vivace fase temporalesca che dall’Italia Settentrionale si trasferirà verso quello Meridionale.
L’elemento saliente a medio termine.
Un importante affondo ciclonico, di natura Artica, sembra destinato a trafiggere il cuore dell’Europa e v’è ancora incertezza sull’eventuale traiettoria. I modelli mostrano infatti evidenti differenze. Se il Centro di Calcolo europeo ECMWF indica un interessamento della Penisola Iberica – con risposta dinamica calda africana sull’Italia – il collega Americano GFS mostra invece un parziale coinvolgimento peninsulare e di conseguenza un avvio di Maggio all’insegna del fresco e del tempo instabile.
L’elemento saliente a lungo termine.
Nella fase successiva, anche qualora si manifestasse l’affondo ciclonico, si andrebbe verso un miglioramento per l’affermazione di un campo di Alta Pressione.
Il trend a lungo termine:
Le tendenza evolutive per la seconda decade di Maggio evidenziano un consolidamento del bel tempo e potrebbe essere coincidente con l’affermazione, in sede Mediterranea, di una figura stabilizzante di matrice africana.
Elementi di incertezza:
Le incognite sussistono e potrebbe sembrare superfluo ribadirlo, ma l’intero scenario evolutivo dipenderà principalmente dall’asse della saccatura Artica. Rammenterete che nei precedenti editoriali i modelli indicavano un probabile interessamento dell’Italia. Oggi appaiono ulteriori scenari, con la saccatura ciclonica che se prediligessi i settori occidentali europei andrebbe a generare una consistente spinta dinamica dell’Alta Pressione subtropicale.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico medio peninsulare notiamo come le temperature, fin da mercoledì, siano destinate ad accrescersi gradualmente e portarsi un po’ al di sopra delle medie stagionali. In particolare sui versanti tirrenici e al Nord Italia. Nella prima settimana di Maggio crescono le incertezze, perché se è vero che la media pare orientata verso un calo, è altrettanto vero che alcuni membri previsionali indicano un significativo rialzo.
Dal punto di vista precipitativo confermiamo una fase di stasi, ma non totale. Si avrebbero difatti ulteriori apporti temporaleschi pomeridiani e se dovesse manifestarsi l’ingresso, seppur parziale, della saccatura proveniente dal Nord Europa, ecco che i fenomeni tenderebbero a riproporsi in modo significativo.
Focus: evoluzione sino al 09 maggio 2010
Le prossime 48 ore vedranno accrescersi, sensibilmente, l’attività temporalesca. Il nucleo d’aria fresca agirà dappertutto e prima causerà la genesi di acquazzoni e temporali diffusi sull’Italia Centro Settentrionale, in seguito vedremo le precipitazioni trasferirsi al Sud e interessare anche le aree interne delle Isole maggiori. A ridosso del fine settimana tornerà il bel tempo e aumenteranno le temperature, ma tra sabato – 1 Maggio – e domenica la parte avanzata di una perturbazione andrebbe a generare un aumento della nuvolosità in tutta Italia e con qualche precipitazione sul Nord Italia.
A seguire appaiono le incognite. Se dovessimo considerare l’ipotesi prevalente, le condizioni meteorologiche potrebbero peggiorare proponendo affondi d’aria fresca e decisamente instabile. Tuttavia non si può escludere che l’Alta Pressione tenti di conquistare il Mediterraneo, sfruttando il posizionamento più a ovest del perno ciclonico di matrice artica.
Evoluzione sino al 14 maggio 2010
La seconda decade di Maggio, lo si è detto, potrebbe comunque proporre un consolidamento anticiclonico e di conseguenza un’affermazione del bel tempo.
In conclusione.
La dinamicità che ha caratterizzato i primi mesi Primaverili pare riproporsi anche nelle prossime settimane. I cenni della bella stagione si intravedono, è vero, ma bisognerà valutare se riusciranno ad esprimersi in tempi accettabili o se verranno ancora rimandati.