Per chi segue quotidianamente le previsioni a lungo termine, troverà certamente facile riscontro in quanto sta per essere scritto. Da tempo seguiamo lo spostamento delle principali figure bariche sullo scacchiere continentale e abbiamo potuto constatare una certa ripetitività nel tipo di configurazioni proposte.
In quest’ultimo periodo stiamo osservando un dominio deciso di due figure di alta pressione: l’alta delle Azzorre ad Ovest e quella Russo-Scandinava ed Est. Anticicloni in grado di influenzare pesantemente il tempo su buona parte dell’Europa e quindi anche sul bacino del Mediterraneo.
Se volessimo quindi capovolgere il titolo si potrebbe scrivere “in balia delle alte pressioni”. Già, proprio così. L’osservazione da vari punti di vista porta ad un’unica conclusione: anche quest’autunno mancherà la vera circolazione atlantica. Quella in grado di apportare precipitazioni costanti e distribuite nel tempo. Quel tipo di clima che sembra averci abbandonato.
Ma tutto sommato non c’è di che disperarsi. Se consideriamo l’ultima settimana (in fase di conclusione) abbiamo una fondamentale testimonianza di quanto una goccia fredda in quota sia capace di fare. Specialmente se ad Est ritroviamo un possente anticiclone di blocco che intrappola le depressioni nel centro del Mediterraneo.
È vero che in molti casi si assiste ad un’alternanza di sole e piogge, ma è altrettanto vero che in molte regioni il sole è mancato per più giorni, con precipitazioni intense e talvolta preoccupanti. Una situazione in fase di guarigione ma che pare destinata a ripetersi molto presto. Nel prossimo weekend si potrebbe infatti assistere ad un remake di quanto accaduto questi giorni, con differenze forse sostanziali nelle zone che ne verranno interessate.
Ma al di là degli aspetti puramente meteorici, ciò che pare importante sottolineare è una struttura circolatoria assai simile a quella riscontrabile nello scorso autunno, allorquando le gocce fredde giocarono il bello ed il brutto tempo. Un impianto che si ripropone con forza anche in questa stagione 2005, figlia di un nuovo tipo di circolazione atmosferica. Lecito quindi attendersi fenomeni anche intensi ma talvolta concentrati in brevi archi temporali. Con la speranza che non si ripetano situazioni catastrofiche al pari dello scorso anno.