ARIA FREDDA DAL CIRCOLO POLARE ARTICO L’affondo meridiano del Vortice Polare sta spodestando in modo sempre più pesante l’anticiclone: dopo il prolungato dominio, la vasta struttura stabilizzante appare in cedimento con le masse d’aria nordiche che stanno guadagnando sempre più terreno verso ovest, coinvolgendo così in misura sempre più marcata gran parte delle nazioni centro-settentrionali. La parte più avanzata dell’aria fredda si va avvicinando all’Arco Alpino, orchestrata da una vasta depressione fredda il cui perno ciclonico più vicino si trova situato tra la Polonia e le Repubbliche Baltiche. L’impronta dell’aria molto fredda in quota è ben evidente da tutta quella nuvolaglia irregolare e tondeggiante al seguito del fronte perturbato che taglia in due l’Europa.
NEVE IN SCANDINAVIA E REPUBBLICHE BALTICHE Il contrasto con le temperature più miti preesistenti ha ulteriormente esaltato le condizioni di marcata instabilità su gran parte dell’Europa Centro-Orientale. Sul comparto scandinavo, in Polonia e sulle Repubbliche Baltiche si sono avute precipitazioni diffuse che, complice il marcato delle temperature, hanno assunto carattere nevoso fino a quote molto basse, a tratti fino in pianura. La neve ha fatto la sua comparsa a Stoccolma e a Cracovia, ma anche sulle pianure Baltiche e della Bielorussia. L’improvviso ritorno invernale non risparmia nemmeno la Germania: a Berlino piove con temperatura di appena 5°C, ma nelle vicinanze sono segnalate nevicate fino a quote molto basse.
ITALIA, ULTIME ORE CON L’ANTICICLONE Sul nostro Paese le condizioni meteo non hanno ancora subito sostanziali variazioni, stante la persistenza del campo d’alta pressione. Leggere infiltrazioni d’aria umida da sud/occidentali hanno addensato una densa copertura lungo tutta la costa ligure, dove la giornata è stata così caratterizzata da meteo uggioso, ma senza precipitazioni di rilievo. Si tratta di un chiaro segnale che l’alta pressione si va indebolendo, ma il caldo anomalo è rimasto protagonista della scena italiana, in particolare sul Settentrione: le temperature sono calate di qualche grado rispetto a ieri, con punte massime di 25-26 gradi. Gran tepore anche sulle Adriatiche, con punte di 25 gradi ad Ancona e 26° a Termoli, complici i venti di caduta dall’Appennino: il drastico calo termico atteso nelle prossime 24 ore coinvolgerà più direttamente proprio i versanti orientali dell’Italia.