Rispetto a quanto analizzammo nel precedente editoriale vi sono delle importanti novità circa il tempo previsto sulla Penisola per la prossima settimana. Solo 48 fa si discutevano le differenti possibilità presentate dai più importanti modelli di previsione a livello mondiale. Non dilungandosi si potrebbe dire che una prendeva in considerazione un ritorno a condizioni simil-estive, con caldo specie al Centro Sud. L’altra propendeva invece verso un nuovo peggioramento diretto sulle nostre regioni, forse più incisivo del precedente.
Le contrapposizioni dipendevano dalla diversa traiettoria che veniva attribuita alla nuova goccia fredda in discesa dal Nord Europa verso la Penisola Iberica. Se il modello americano (GFS) mostrava uno stazionamento in loco con richiamo di calde correnti nord africane verso il nostro Centro Sud, quelli europei lasciavano intendere un maggior coinvolgimento del nostro stivale, seppur con dinamiche ed effetti sostanzialmente diversi.
Ora, se ci si ricorda quanto scrivemmo in tale occasione, si potrà intuire l’essenza del titolo. Ipotizzammo infatti un probabile leggero cedimento del campo di alta pressione presente sull’Est Europa, oramai maturo, a favore di un maggiore spostamento verso Levante della goccia fredda Iberica. Chiaro pertanto che siffatta evoluzione avrebbe solamente potuto determinare un peggioramento del tempo anche sull’Italia.
Ma già dalla giornata di ieri abbiamo potuto osservare come anche il modello americano (GFS) si stesse sostanzialmente allineando con la linea di tendenza tracciata da quelli europei. Ora, dando per scontato che la prossima settimana non porterà il caldo bensì un nuovo peggioramento del meteo, restano da valutare i possibili effetti precipitativi. Una semplice considerazione ci porta a sostenere che con buona probabilità sarà una fase principalmente instabile, di maggiore durata e con fasi perturbate localmente intense. Così come le precipitazioni risulteranno probabilmente più diffuse.
Inoltre le regioni che potranno risentirne maggiormente saranno quelle del Centro Sud. In prima istanza quelle del settore Tirrenico, successivamente quelle Adriatiche. Ulteriore elemento “novità” sarà dato dai venti che progressivamente ruoteranno da Nord-Nordovest, determinando così un calo delle temperature. Situazione questa che potrà favorire un temporaneo ritorno del foehn sulle pianure del Nordovest, laddove il clima risulterà più asciutto.