Erano previsti i temporali al Nord, e puntualmente si sono verificati. Anche violenti e dannosi. Questo “mini-break estivo”, di cui diedero conto i nostri editoriali di analisi modelli nei giorni scorsi, dietro di sé ha portato aria più mite. Le regioni settentrionali, dal top del caldo stagionale raggiunto il 25 giugno con una media giornaliera di +24.5°C, hanno perso oltre 3 gradi, registrando ieri 7 luglio una media di +21.3°C. In questa zona, solo la Romagna e l’Emilia orientale, interessate dai venti di “garbino”, hanno toccato ieri picchi di caldo significativi, fino a 35 gradi a Rimini.
Al Sud invece, si è raggiunto ieri il top del caldo stagionale, con una media di +27.3°C. Altissime qui le temperature registrate lungo i settori adriatici: Foggia +40.2°C, Bari +38°C, Termoli +37.8°C, Brindisi +37°C. Ma molto caldo ha fatto anche in Sicilia e Calabria (+38.6°C a Palermo Punta Raisi).
Nuovo top di caldo stagionale il 7 luglio anche al Centro, dove però la temperatura è stabile su livelli molto elevati (ben sopra la media) dal 23 giugno, periodo in cui ha sempre oscillato tra +25.1°C e +25.9°C di media, eccetto il 5 e 6 luglio, quando è scesa di poco sotto i 25 gradi.
In Italia il periodo ampiamente sopra media dura ormai da 20 giorni. In questo lasso di tempo in alcune zone italiane si sono registrate temperature medie superiori a quelle delle stesso periodo del 2003. Vi è da dire che in quella caldissima estate, vi era stato un piccolo break al caldo feroce proprio nella prima parte di luglio.
Tornando all’estate in corso, se l’ultima decade di giugno ha avuto temperature di 4 gradi sopra la media, la prima decade di luglio non è molto da meno, con valori di 3 gradi sopra la norma, e con anomalie maggiori sulle maggiori centrali adriatiche (+3.7°C) e minori al Nord Ovest (+2°C).
E’ proprio l’area del Nord Ovest d’Italia, che negli anni scorsi era costantemente la più calda in rapporto alle proprie medie, che in questi ultimi mesi, grazie soprattutto al ritorno delle influenze atlantiche e quindi delle piogge o quanto meno di aria più umida, è tornata ad anomalie termiche più accettabili, ed in linea con quelle del resto d’Italia, in qualche caso inferiori. Nemmeno qui abbiamo avuto una primavera ed una prima parte d’estate fresche, ma sicuramente molto piovose.