Le frequenze esercitate su tre due modelli “lungo raggio”, GFS ed ECMWF, evidenziano una fase di calda stabilità piuttosto lunga, almeno per una settimana, che a partire dai primi giorni di giugno tornerà a guadagnare totalmente l’area del Mediterraneo. La congiuntura, favorevole, di questa onda termica, semipermanemte sulla fascia sub tropicale, trova la sua stabile collocazione tra il Mar libico e l’entroterra tunisino. Le ondulazione del medio Atlantico “frustano” un’onda lunga sino alle coste dell’Europa oceanica, mentre l’estremità di questa “ideale corda”, disegna una rapida reazione alla dinamica della forza esercitata in origine (onda tesa e piatta) che esprime energia dinamica sviluppando un promontorio (bolla d’aria calda) sulle nostre regioni.
Si ricompone quindi la terza avvezione calda da un mese a questa parte. Ovviamente, in tali situazioni e considerando anche il disegno del promontorio d’onda, arco molto convesso, si potrebbe diagnosticare una potenziale situazione di flussi in quota di diversa matrice. Il primo proveniente dall’Atlantico, origini, che potrebbe lambire con dei deboli fronti le nostre regioni più occidentali, nord occidentali; il secondo appartiene ad una matrice più continentale, teoricamente meno calda, che dovrebbe lambire le nostre regioni ubicate nell’estremo levante arrecando dei parziali e temporanei disturbi alla stabilità anticiclonica. Non mancheranno, nelle zone interne , ortograficamente più inclini, delle manifestazioni temporalesche “di calore”.
Pur non rilevando alcuna anomala situazione, in entrambe le direzioni, +/-, non si può, in alcun modo raffrontare la situazione corrente con quella “terrificante” del 2003. L’estate procede secondo i canoni più classici.