CLIMA E METEO: lo storico bizantino Procopio di Cesarea, scrive di un anno, durante il governo dell’imperatore Giustiniano, nel quale il sole aveva perso completamente la sua luminosità.
Anche un altro storico, Giovanni da Costantinopoli, riferì di un anno in cui il sole era rimasto oscurato, con i raccolti in grave ritardo.
Zaccaria di Mitilene riferisce che tale anno fu il 536 dopo Cristo, e che il sole rimase oscurato durante il giorno, e la luna durante la notte, nel periodo che andò dal 24 marzo del 536 al 24 giugno del 537.
Quell’anno vi fu anche un inverno freddissimo, sia in Europa che in Mesopotamia, e l’uva non riuscì a maturare.
Il mistero di questo anno oscuro ha interessato gli scienziati degli ultimi decenni.
Lo studio dei campioni di ghiaccio, risalenti a quell’epoca, mostra una notevole acidità dei campioni, compatibile con un evento di eruzione vulcanica di portata eccezionale.
Questa eruzione vulcanica potrebbe essere stata molto più forte di quella del Monte Tambora nel 1815, che portò ad ondate di freddo in tutto il mondo e al famoso anno senza estate nel 1816, quando vi furono gelate e nevicate in Europa e nel Nord America nel corso della stagione estiva.
L’ultimo studio è stato effettuato sui ghiacciai del Monte Rosa, dove sono stati prelevati campioni di ghiaccio risalenti a 1500 anni fa.
Le quantità di polveri vulcaniche ritrovate dimostrerebbero, senza ombra di dubbio, che l’eruzione dovrebbe essere avvenuta in Islanda, ed aver oscurato i cieli europei per un anno e mezzo.
Da qui le preoccupazioni ed i monitoraggi a cui vengono sottoposti i vulcani islandesi, in quanto un’eruzione catastrofica, sempre possibile in quelle zone, potrebbe portare ad effetti sia diretti (il blocco del traffico aereo a causa delle polveri sospese in atmosfera), sia indiretti, come i problemi che avrebbero le coltivazioni od il turismo, nel caso di un anno in cui il sole sia sempre oscurato dalle polveri.