Con il mese di Dicembre, l’Emisfero meridionale ha iniziato la sua stagione estiva, ma la configurazione assunta dalle zone di alta e di bassa pressione sta ancora somigliando a quella del semestre freddo, ed in particolare dell’ultimo gelido inverno.
Anzitutto, al largo delle coste sudamericane, in pieno Oceano Pacifico, si è riformato l’Anticiclone presente per buona parte della stagione invernale, ovverosia un blocco di 1032 hPa centrato approssimativamente tra 40° di latitudine Sud e 100° di longitudine ovest.
Questo fa sì che un’ennesima depressione antartica si stia spingendo in direzione del Sudamerica, interessando per ora solo Perù ed Argentina meridionale, ma in moto verso nord, tanto che domani il modello GFS prevede un avanzamento dell’isoterma di 0°C ad 850 hPa fino a circa 38° sud, una posizione davvero insolita per l’inizio dell’Estate australe!
Ma anche in Sudafrica, nelle prossime ore, un’isoterma gelida di 0°C ad 850 hPa sfiorerà le coste meridionali, anche in questo caso posizione inusuale di questa isoterma che normalmente fatica ad arrivare anche nel cuore della stagione invernale!
In Australia, infine, il caldo è limitato alle Regioni Desertiche settentrionali, mentre la parte meridionale vede isoterme di appena +4/+5°C ad 850 hPa.
Qui comunque le anomalie termiche sono meno accentuate che sulle altre zone australi sopra citate.
Per quello che riguarda la situazione dell’Antartide, i ghiacci polari rimangono ancora nettamente più estesi del normale, mentre il Continente sta attraversando una fase decisamente fredda, come sta facendo oramai da alcuni anni, in cui si alternano inverni nella norma o più caldi del normale, ed estati invece molto fredde.
Attualmente la superficie dei ghiacci marini antartici oltrepassa la norma del periodo stagionale di poco meno di un milione di chilometri quadrati.
Ma quali le cause di queste anomalie?
Per quanto riguarda il freddo sul Continente Sudamericano, che si presenta attualmente ad ondate ripetute, alternate a periodi più caldi, l’imputato numero uno sembrerebbe essere la forte Nina ora presente sul Pacifico, che, con le basse temperature oceaniche, sembra favorire l’insediarsi di blocchi anticiclonici lungo i mari occidentali del continente.
Questo può avere anche condizionato il clima invernale di tutto l’Emisfero meridionale, ma anche la stagione attuale, vista la persistenza dell’anomalia termica oceanica.
Siamo, comunque, nell’ambito delle supposizioni, visto che ancora correlazioni certe tra questo fenomeno e l’espansione dei ghiacci marini antartici non è stata provata.