Una impennata altopressionaria (1021 hPa) proveniente dal Marocco respinge al largo delle coste portoghesi ogni tentativo di infiltrazione instabile oceanica (982 hPa). Nella mattinata i sussulti ciclonici atlantici si riversano sulla Scozia, in attesa di una forte risalita geopotenziale proveniente da sud.
Al centro del Continente signoreggia l’anticiclone Zarah che, con i suoi 1026 hPa, dirige le operazioni di stabilità meteorologica anche sopra l’Italia.
Il versante orientale europeo è quello maggiormente influenzato dalle avvezioni fredde. Il ciclone Zephir, incastonato col suo minimo a 1006 hPa, rovescia flussi freddi verso sud-est sfruttando una insidiosa scia gelida.
Sul Mediterraneo orientale rimane isolata l’ondulazione barica a 1010 hPa, intenta a sovrastare le coste greche a nord e quelle libiche a sud.
L’avvento ciclonico sopra i cieli scozzesi viene prontamente ripreso dal Meteosat mattutino. Le piogge si dispongono lungo il fronte sul Mare del Nord. Cieli velati si distribuiscono lungo la costa atlantica francese, mescolandosi con le fitte nebbie dell’entroterra.
Nebbie che coinvolgono anche l’Italia settentrionale e la Germania centrale, sede odierna del promontorio anticiclonico di Zarah.
Dal Baltico orientale giungono sino al Mar Nero intensi flussi freddi, contornati da rovesci diffusi sopra Polonia e Russia e da fitte precipitazioni sopra i Paesi Baltici (cuore della depressione) e la Romania.
Violenti eventi pluviometrici spiccano anche sopra la Grecia e la Turchia. La radicata posizione del ciclone mediterraneo interessa con i suoi effetti temporaleschi l’intero settore orientale del Bacino.