Due grosse ferite parallele segnano la giornata odierna europea. Dal fulcro depressionario settentrionale britannico a 994 hPa si distende prima un corposo fronte occluso che taglia nettamente a metà l’Isola Britannica invadendo anche la Scandinavia meridionale e poi un esteso fronte freddo che sovrasta l’intera Francia.
L’Italia è sempre inglobata all’interno dell’isobara 1012 hPa trovando accanto a sé, sulla Repubblica Ceca, un picco barico a 1018 hPa che segnala chiaramente lo spostamento subito dall’anticiclone a seguito dell’impatto col fronte freddo.
Il vortice ciclonico campeggia splendidamente al centro del Mare del Nord. L’occlusione sopraccitata sovrasta l’Inghilterra centrale con piogge cospicue.
Dopo brevi schiarite sulle terre londinesi, ecco che si distingue il denso cumulo del fronte freddo francese. Fenomeni temporaleschi sono diffusi, causati soprattutto dallo scontro con la massa termica rovente subtropicale. Queste nubi si accingono ad invadere i settori occidentali italiani.
Sul l’ex-Impero Austro-Ungarico i cieli limpidi testimoniano la nuova posizione della gobba subtropicale.
Dalla carta a 500hPa si evince il nuovo andamento anticiclonico.
L’isoipsa dei 5700 m di altitudine arriva sino alla Polonia, mostrando il nuovo terreno di conquista altopressionario, anche perché, quello di ieri, ovvero quello francese, è stato smantellato dalla discesa frontale fredda capace di portare i -15°C a quasi 5700 m di altitudine.
Sul Nordafrica è ben visibile una nuova carica rovente sahariana.
Le temperature di mezzogiorno seguono perfettamente l’andamento dei geopotenziali a 850 hPa, ovvero a circa 1500m di altitudine. Dai 18°C austriaci e polacchi si passa ai 12 delle Alpi occidentali.
Molto bassi i 4°C del fronte occluso inglese, mentre elevati sono i 32°C algerini, capofila di un plotone incandescente desertico.