Nell’ultimo articolo si discuteva di due situazioni opposte, cioè la neve in montagna e il fohn in pianura. I venti favonici sono continuati anche nella giornata di sabato, anche se in misura minore, e con la calma di vento serale l’aria fredda è riuscita a depositarsi al suolo.
In montagna si sono registrate gelate diffuse. L’aria molto fredda in quota ha fatto scendere il termometro a -12.8° sulla Marmolada, mentre l’inversione termica ha fatto scendere Marcesina fino a -7.6°. Temperatura compresa tra -5° e -6° nei più importanti passi dolomitici. Tra le località che meritano una particolare citazione: Asiago -4.8°,Cortina -2.4°, Belluno -0.3°.
Il calo termico in pianura è stato cospicuo, dai 20° delle ore 17 del sabato, i termometri sono scesi fino ai 4/5° della mezzanotte in alcune zone di pianura. Fino alle prime ore di domenica la temperatura ha continuato a scendere: a Masi la minima è stata di soli 0.9°, Balduina 1° e Roverchiara 1.4°.
Altre minime di località di pianura meritano una citazione: Ponte di Piave 2°, Galzignano 2.2°, Pelizzare Bagnolo di po 2.5°.
Non sono da escludere deboli brinate ,visti i valori, ma che non hanno avuto modo di evolversi visto l’immediata discesa e risalita delle temperature.
Temperature molto basse ma che per alcune località potrebbero essere state più basse ancora: tra le cinque e le sei del mattino il calo termico è stato interrotto da alcune brezze che hanno precluso la possibilità di un ulteriore ristagno di aria fredda al suolo.