È la base italo francese Concordia il primo sito del Plateau Antartico a superare i -50 °C nel 2010. Febbraio, al termine della stagione estiva, è il mese in cui le temperature subiscono la più marcata flessione e i valori cominciano ad avvicinare quelli tipici del semestre freddo (aprile – settembre). Ebbene, il giorno 4, verso le 1900 UTC, i termometri della base hanno registrato -50,2 °C. Il superamento del limite avviene in anticipo rispetto all’anno passato: accadde infatti il 13 febbraio 2009, quando la minima toccò i -51,2 °C. La stazione automatica americana Dome C II, poco distante da Concordia, ha invece segnato -47,0 °C alle 1830 UTC.
Per quanto riguarda gli altri siti, la stazione automatica australiana di Dome Argus (4.084 m) aveva rilevato -48,3 °C il 3 febbraio; alla base russa Vostok, il 4 febbraio l’estremo è sceso a -45,4 °C; alla base americana Amundsen-Scott, dove permane una forte anomalia termica positiva, il 3 febbraio si sono toccati i -30,6 °C. A questo proposito va notato come, nel periodo 1-4 febbraio, la normale del Polo Sud geografico (1958-2002) si collochi a -34,2 °C mentre, in questo scorcio del 2010, stia a -28,9 °C: e ciò dopo un mese di gennaio in cui la media aveva già archiviato uno scarto di +2,7 °C.
Tornando all’intenso raffreddamento che concerne il passaggio dalla stagione estiva (dicembre – gennaio) al bimestre di transizione verso l’inverno (febbraio – marzo), ecco come si comportano le medie giornaliere dell’inizio di febbraio ad Amundsen-Scott (normali 1958-2002):
01.02 -33,4 °C
02.02 -33,8 °C
03.02 -34,4 °C
04.02 -35,0 °C
05.02 -35,7 °C
Il 29 febbraio, in caso di anni bisestili, la norma si assesta a -48,9 °C: significa una diminuzione media di circa 0,5 °C al giorno, con minime assolute prossime ai -60 °C (-58,7 °C il 29 febbraio 1984, ma -64,0 °C a Vostok il 28 febbraio 1960 e -61,3 °C a Concordia il 23 febbraio 2007).