L’Ungheria è un piccolo paese nel cuore della Mitteleuropa, senza sbocco al mare. Situato tra 45,5° e 48,4°N è attraversato dal Danubio che segna per un tratto il confine settentrionale con la Slovacchia poi piega nettamente verso sud, attraversa Budapest e quindi divide il paese in un lato ovest abbastanza mosso, il cosiddetto Transdanubio (ma si tratta di colline che toccano massimo i 700 metri), e in un lato est pianeggiante, la vera grande pianura ungherese o puszta. Tutta la parte settentrionale è invece occupata da una fascia di montagne non alte (culminano a 1014 metri nei monti Metra, mentre verso il confine con l’Austria le ultime propaggini prealpine toccano gli 800 metri), che il Danubio attraversa con un’ansa, poco prima della capitale, in zona paesaggisticamente molto bella e segnata da caratteristiche cittadine. A est, ma già in territorio rumeno, si alza la catena dei Carpazi.
Il clima manifesta caratteristiche nettamente continentali con inverni freddi e frequenti, ma in genere non intense, nevicate anche in pianura ed estati calde e afose, ma con episodi temporaleschi piuttosto frequenti e di notevole intensità, quando l’aria fredda dalle latitudini settentrionali scavalca i monti della Slovacchia e si riversa sulla surriscaldata pianura danubiana. Le precipitazioni non sono particolarmente abbondanti, in particolare nella pianura orientale; le zone più umide sono quelle collinari del Transdanubio e la fascia settentrionale più montuosa, ma non si superano mai gli 800 mm/anno. Più avanti vedremo il dettaglio per alcune località.
Da segnalare la presenza nella parte occidentale del grande Lago Balaton (596 kmq), capace con la sua massa d’acqua di mitigare leggermente i rigori invernali e, ancora più modestamente, i calori estivi, relativamente alle sole temperature massime. L’effetto mitigatore del Lago è tuttavia minore di quello esercitato dai nostri laghi prealpini per la ridotta profondità (mediamente il Balaton è profondo solo 3 metri).
In inverno il freddo arriva soprattutto da est, con frequenti irruzioni di aria continentale dalla Russia, che tende poi a ristagnare nelle pianure, con forti inversioni termiche (non è raro in questa stagione che le temperature al suolo siano inferiori di quelle a 850 hpa, circa 1500 metri). Abbastanza frequenti le nebbie e le giornate con copertura stratiforme, per effetto dello scorrimento di aria più mite e umida di provenienza mediterranea o atlantica su cuscinetti freddi.
In estate la bassa latitudine, la lontananza dal mare e la frequente influenza dell’anticiclone sub-tropicale portano le temperature, in particolare i valori massimi (l’escursione giornaliera è notevole), a valori elevati e da metà giugno ad agosto non è difficile raggiungere i 32°-33°C; in queste condizioni la scarsa ventilazione e la subsidenza creano spesso accumulo di umidità, con conseguente sensazione di afa.
Nelle stagioni intermedie si ha grande variabilità; in presenza di irruzioni di aria fredda possono aversi condizioni ancora prettamente invernali ancora in aprile e già nei primi di novembre, ma quando il paese viene a trovarsi sotto l’influenza di anticicloni di matrice sub-tropicale già in aprile, mancando l’effetto mitigatore del mare ancora freddo, si possono superare i 25°C.
Il regime pluviometrico segna un po’ il tutto il paese un massimo tra aprile e giugno e un massimo secondario in novembre, mentre i minimi si registrano da gennaio e marzo, quando prevalgono appunto le calme invernali, con il ristagno dell’aria fredda; in questa stagione le precipitazioni sono relativamente frequenti, ma con apporti modesti in quanto sono in genere originate da fronti caldi che scorrono su aria fredda originando deboli piogge o nevicate, a seconda delle temperature nei bassi strati e dell’entità dell’avvezione calda.
Vediamo i dati relativi ad alcune città. La capitale Budapest sorge ai piedi della fascia montuosa settentrionale, dove il Danubio esce dall’ansa sopracitata. Riceve 520 mm/anno di precipitazioni (massimo in giugno con 65, minimo in marzo con 28). Le temperature (tutte in °C): gennaio -1,6°, aprile 10,9°, luglio 20,9°, ottobre 10,9°, media annua 10,4°.
Pecs, all’estremità sud-occidentale del paese, riceve 633 mm, la più piovosa fra le città considerate, con massimo in giugno (83) e minimo in marzo (37). Temperature: gennaio -0,9°, aprile 10,7°, luglio 20,8°, ottobre 11,3°, media annua 10,6°
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Siofok sorge sul Lago Balaton. Riceve 530 mm annui di precipitazioni, con massimo in giugno (61) e minimo in febbraio (33). Le temperature medie sono: gennaio -0,5° , aprile 11,2°, luglio 21,6°, ottobre 11,8°, anno 11,0°.
Debrecen, al margine orientale della grande pianura, presso il confine rumeno, riceve 568 mm/anno di precipitazioni, con massimo di 82 in giugno e minimo di 31 in marzo. Le temperature sono: gennaio -2,4°, aprile 10,7°, luglio 21,3°, ottobre 10,5°, media annua 10,0°. Evidente, soprattutto nel valore più basso di gennaio, la maggiore influenza delle masse d’aria fredda provenienti da est e della maggiore distanza dal mare. Miskolc, nel nordest, ai piedi delle montagne più elevate del paese, riceve 576 mm/anno di precipitazioni, con minimo di 30 nei mesi da gennaio a marzo e massimo di 87 in giugno. Questi i valori termici: -2,9° in gennaio, 10,2° in aprile, 20,1° in luglio, 9,4° in ottobre, 9,3° la media annua. Anche qui è evidente il maggior freddo invernale dovuto alla posizione più orientale.
Nella seconda parte ci dedicheremo alle bellezze artistiche e paesaggistiche della nazione.