L’intero versante occidentale è tenuto sotto controllo da una vasta cupola protettiva anticiclonica. Zarah, picco a 1025 hPa, si solleva sopra la Germania, mostrando il fianco alla duplice avanzata fredda nord-oceanica. Spinti dal vortice ciclonico a 984 hPa i suddetti fronti si allungano paralleli alle coste portoghesi.
Nel contempo, un secondo sussulto anticiclonico proveniente dall’entroterra marocchino (1019 hPa) risale le coste algerine per dirigersi verso i settori occidentali mediterranei.
Grandi operazioni depressionarie insistono sopra i territori baltici. Zephir, voragine a 1008 hPa, sostenuta dai venti gelidi continentali artici, infiltra, sopra i Paesi dell’Est, un ficcante fronte freddo capace di raggiungere la Jugoslavia.
Sopra il Mediterraneo orientale è ancora presente Achim, ondulazione barica a 1008 hPa, che, in cammino verso la Turchia meridionale, lascia definitivamente le coste ioniche italiane.
L’immenso organismo ciclonico atlantico ricopre con le sue nubi fredde l’intero settore oceanico. La sua veemenza implica un veloce innalzamento della massa calda sopra la Gran Bretagna rilasciando diffusi rovesci.
L’alta pressione Zarah determina, con il suo appostamento incentrato sopra il cuore europeo, l’intera protezione meteorologica centro-occidentale del Continente. La presenza dell’alta pressione subtropicale a sud allarga questo dominio sin sopra al Mediterraneo, Italia compresa.
Ad oriente, invece, si evidenziano nubi alte e fredde protratte dal Baltico sino alla ex-Jugoslavia. Rovesci diffusi, con picchi incentrati sopra la Repubblica Ceca ne disegnano il paesaggio odierno.
Ultima nota di rilievo viene rilasciata dal settore orientale del Mediterraneo. Cumulonembi temporaleschi agguantano le coste meridionali greche e turche.